Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 9713 del 16/02/2016


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 9713 Anno 2016
Presidente: DIOTALLEVI GIOVANNI
Relatore: RAGO GEPPINO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
GALIA VINCENZO N. IL 25/08/1963
avverso la sentenza n. 2775/2014 CORTE APPELLO di PALERMO,
del 12/11/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GEPPINO RAGO;

Data Udienza: 16/02/2016

1. Con sentenza in data 12/11/2014, la Corte di Appello di
Palermo confermava la sentenza pronunciata in data 17/12/2013 con la
quale il giudice monocratico del Tribunale di Marsala aveva ritenuto
GALIA Vincenzo responsabile del delitto di ricettazione di un telefono
cellulare provento di furto.

difensore, ha proposto ricorso per cassazione deducendo: a) illogicità
della motivazione in ordine alla prova dell’elemento soggettivo ed
oggettivo; b) mancata concessione delle attenuanti generiche.
3. Il ricorso è manifestamente infondato.
La Corte territoriale ha ritenuto la responsabilità dell’imputato
sulla base del consolidato principio secondo il quale la mancata
giustificazione del possesso di una cosa proveniente da delitto
costituisce prova della conoscenza della illecita provenienza: il che è
proprio quanto si è verificato nel caso di specie. Sul punto il ricorrente,
nulla ha obiettato se non ribadendo che non vi era alcuna prova del
fatto che egli fosse a conoscenza dell’illecita provenienza del titolo: la
doglianza è generica ed aspecifica e, quindi, inammissibile.
Incensurabile, in quanto ampiamente e congruamente motivata è
anche la parte della sentenza con la quale la Corte ha ritenuto di
confermare la decisione con la quale il primo giudice aveva negato le
attenuanti generiche.
4. Alla declaratoria d’inammissibilità consegue, la condanna del
ricorrente al pagamento delle spese processuali, nonché al versamento
in favore della Cassa delle Ammende di una somma che si determina
equitativamente in C 1.000,00.
P.Q.M.
DICHIARA
Inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e della somma di C 1.000,00 in fav e della Cassa
delle Ammende
Roma 16/02/2016
IL CONSIGLIERE EST.
(Dott. G. Rago)

IL P
(Dott. Gis

ENTE
Diotallevi)

2. Avverso la suddetta sentenza, l’imputato, a mezzo del proprio

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