Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 8947 del 09/01/2014


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 8947 Anno 2014
Presidente: MARASCA GENNARO
Relatore: SAVANI PIERO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
CORSINI OSCAR N. IL 25/10/1969
avverso la sentenza n. 3139/2011 CORTE APPELLO di BRESCIA, del
24/01/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Data Udienza: 09/01/2014

IN FATTO E DIRITTO
Con la sentenza in epigrafe la Corte d’appello di Brescia ha confermato la sentenza emessa in data 13 luglio 2011 dal Giudice dell’udienza preliminare del locale Tribunale, appellata da CORSINI Oscar, dichiarato responsabile del delitto di furto aggravato, commesso il 13 marzo 2011.
Propone ricorso per cassazione l’imputato deducendo vizio di motivazione sulla mancata esclusione della recidiva.
Osserva il Collegio che il ricorso è inammissibile perché risolventesi in censure su valutazioni di
merito, insuscettibilì, come tali, di aver seguito nel presente giudizio dì legittimità giacché la motivazione della impugnata sentenza si sottrae ad ogni sindacato per avere ritenuto che il fatto per
cui si procede fosse significativo di un costume del prevenuto, di violazione delle legge penale,
così che si potesse considerare la recidiva contestata, adeguatamente richiamando i plurimi precedenti anche specifici dell’imputato, elemento sicuramente rilevante ex artt. 133 e 99 C.P., nonché per le connotazioni di complessiva coerenza dei suoi contenuti nell’apprezzamento della
gravità dei fatti.
All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 C.P.P., la condanna del ricorrente
al pagamento delle spese del procedimento e — per i profili di colpa correlati all’irritualità
dell’impugnazione — dì una somma in favore della Cassa delle ammende nella misura che, in ragione delle questioni dedotte, si stima equo determinare in E. 1.000,00#.
P.Q.M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di E. 1.000,00# in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 9 gennaio 2014.

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