Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 8611 del 20/12/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 8611 Anno 2014
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: GAZZARA SANTI
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
BAROLO GIANFRANCO N. IL 07/01/1948
avverso la sentenza n. 960/2012 CORTE APPELLO di ANCONA, del
03/12/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;
Data Udienza: 20/12/2013
Ritenuto:
-che con la sentenza in epigrafe segnata la Corte di Appello di Ancona ha confermato il decisum di
prime cure, con il quale Gianfranco Barolo era stato riconosciuto responsabile del reato di cui
all’art. 2, co. I bis, L. 638/83, e lo aveva condannato alla pena ritenuta di giustizia;
-che dal vaglio di legittimità a cui è stata sottoposta l’impugnata pronuncia, emergono la logicità e
la correttezza della argomentazione motivazionale sviluppata dal giudice di merito in relazione alla
ritenuta concretizzazione del reato contestato e alla ascrivibilità di esso in capo all’imputato;
-che. peraltro. il motivo di impugnazione è da ritenere al limite della aspecificità;
-che il ricorso va dichiarato inammissibile con le conseguenze di legge;
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e al
versamento in favore della cassa delle ammende della somma di euro 1.000,00.
Così deliberato in camera di consiglio il 20/12/2013.
-che avverso detta pronuncia il difensore del prevenuto ha proposto ricorso per cassazione,
eccependo erronea applicazione ed interpretazione del disposto ex art. 2, L. 638/83, in quanto il
Barono. seppure formalmente nominato legale rappresentante della ditta Beef Worker, non aveva
mai svolto, in concreto, alcun compito di gestione societaria;