Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 8429 del 07/11/2012

Penale Sent. Sez. 2 Num. 8429 Anno 2013
Presidente: FIANDANESE FRANCO
Relatore: TADDEI MARGHERITA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
1) MARTEDDU MIRKO N. IL 03/04/1981
avverso la sentenza n. 630/2008 CORTE APPELLO SEZ.DIST. di
SASSARI, del 26/10/2011
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/11/2012 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. MARGHERITA TADDEI I i
v
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per

C
vA,

Udito, per la parte civile, l’Avv
Udit i difensor Avv.

Data Udienza: 07/11/2012

r.

1-Marteddu Mirko é stato condannato in entrambi i gradi di giudizio,per la
ricettazione di un motore turbo,oggetto di furto commesso in danno di
Pasella Claudio nel luglio del 1995 , alla pena di un anno e mesi quattro di
reclusione ed euro 400,00 di multa.
1.1Avverso la sentenza della Corte d’appello di Cagliari, meglio indicata in
epigrafe, ricorre la difesa di Marteddu , chiedendo l’annullamento della
della decisione della corte d’appello perché, non essendo nota la data di
consumazione del reato di ricettazione, che tale non può ritenersi quella
dell’accertamento del reato, occorre far riferimento, per computare i termini
di prescrizione alla data certa della commissione del furto, presumendo ,per
favor rei, che in epoca prossima a tale data si sia consumata anche la
ricettazione.

Motivi della decisione

2.11 ricorso é fondato e deve essere accolto.
2.1 Nella contestazione della ricettazione non é stata indicata la data del
commesso reato bensì quella dell’accertamento del reato: é stata invece
puntualmente individuata la data di commissione del furto nel luglio del
1995.
2.2 Questa Corte ha già deciso che in caso di mancanza di prova certa sul
momento consumativo del reato di ricettazione, questo va individuato in
prossimità della data di commissione del commesso reato presupposto, in
applicazione del principio del favor rei (Sentenza n.5132 del 2010 rv
246287).
2.3 D delitto di ricettazione , infatti, ha natura istantanea e si perfeziona
allorché l’agente riceva le cose di illecita provenienza, a nulla rilevando il
momento in cui esse vengano rinvenute in suo possesso o ne sia accertata
la detenzione ( rv. 207124; rv 208400); per altro verso il principio su citato
é espressione del più generale principio che vuole che nella incertezza circa
il “tempus commissi delicti”, il termine di decorrenza della prescrizione va
computato secondo il maggior vantaggio per l’imputato, posto che il
principio “in dubio pro reo” trova applicazione anche in tema di cause
estintive ( sentenza n.12599 del 1998 rv 211930).

sentenza e deducendo che il reato deve considerarsi prescritto ben prima

2.4 II reato contestato al Marteddu, accertato il 15.2.2002, ma commesso in
data anteriore e sconosciuta da collocarsi tuttavia per quanto appena detto
a ridosso del luglio 1995 , deve essere dichiarato estinto perché ad oggi,in
assenza di cause di sospensione del predetto termine, risulta maturato il
termine quindicennale di prescrizione.
2.5 Di conseguenza la sentenza impugnata deve essere annullata senza

P.Q.M

Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato é estinto per
intervenuta prescrizione.
Cos deciso in Roma il 7 novembre 2012.
Il C
M.

igli r estensore
d

rinvio per essere il reato estinto per prescrizione.