Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 8336 del 12/11/2013


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Penale Sent. Sez. 2 Num. 8336 Anno 2014
Presidente: CARMENINI SECONDO LIBERO
Relatore: DIOTALLEVI GIOVANNI

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PICOZZI GUGLIELMO N. IL 20/08/1962
avverso l’ordinanza n. 740/2010 TRIBUNALE di LATINA, del
04/05/2010
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNI
DIOTALLEVI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott.As
,

Uditi difensor Avv.;

‘r’….

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Data Udienza: 12/11/2013

RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 4 maggio 2010 il G.O.T. del tribunale di latina ha disposto la revoca
dell’ordinanza di dichiarazione di apertura del dibattimento, al fine di consentire la costituzione
di parte civile, essendo la parte giunta in aula quando già erano state compiute le formalità di
apertura del dibatti,mento,

CONSIDERATO IN DIRITTO
Il ricorso è manifestamente infondato.
1.
Osserva la Corte che nel caso in esame trova applicazione il disposto del comma 1
2.
dell’art. 586 cod. proc. pen. secondo cui, quando non è diversamente stabilito, l’impugnazione
contro le ordinanze emesse nel corso degli atti preliminari ovvero del dibattimento può essere
proposta soltanto con il gravame contro la sentenza.
Alla luce delle suesposte considerazioni il ricorso deve essere dichiarato inammissibile
3. Alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso consegue la condanna del ricorrente al
pagamento delle spese processuali e al pagamento di una somma in favore della cassa delle
ammende, che, in base ai presupposti di colpa, si liquida in euro 1000,00.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e al versamento della somma di euro 1000,00 alla Cassa delle ammende
Così deciso in Roma, in data 12 novembre 2013
Il C

igliere estensore

2. Avverso detta ordinanza ha proposto ricorso per cassazione Guglielmo Picozzi lamentando
l’inesistenza (rectius abnormità) del provvedimento, assunto nonostante la carenza di un
valido presupposto normativo, ed in violazione del principio del contraddittorio , consacrato
nell’art. 111 Costituzione. Ha chiesto pertanto l’annullamento dell’ordinanza.

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