Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 791 del 18/12/2013


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Penale Sent. Sez. 1 Num. 791 Anno 2014
Presidente: GIORDANO UMBERTO
Relatore: LA POSTA LUCIA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE
DI BRINDISI
nei confronti di:
SEMERARO TEODORO N. IL 04/06/1979
avverso l’ordinanza n. 641/2013 TRIBUNALE di BRINDISI, del
09/05/2013
sentita la re zione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;
lette/se e le conclusioni del PG Dott. v, -A,

Uditi dife rAvv.;

)0

_

Data Udienza: 18/12/2013

RITENUTO IN FATTO

1. In data 9.5.2013 il Tribunale di Brindisi non convalidava l’arresto di
Teodoro Semeraro in ordine ai reati di detenzione illecita di una pistola con
relativi caricatori e di trentotto cartucce non sussistendone i presupposti. In
particolare, riteneva che in base agli elementi acquisiti non poteva affermarsi la
detenzione esclusiva dell’arma in capo all’arrestato, né la codetenzione, atteso
che la pistola era stata trovata nella camera da letto dello stesso, luogo non di

detentore dell’arma. Rilevava, quindi, che il Semeraro aveva fornito nel suo
interrogatorio una spiegazione alternativa CWWri, che allo stato non può Ti-ritenersi irragionevole, in ordine al ritrovamento dell’arma nella sua stanza da
letto.

2. Ha proposto ricorso per cassazione il Procuratore della repubblica presso
il Tribunale di Brindisi denunciando la violazione di legge e il vizio di motivazione
per manifesta illogicità.
Premesse le circostanze di fatto che conducevano all’arresto in flagranza del
Semeraro per il reato di illecita detenzione della pistola rinvenuta, all’esito di una
perquisizione, sul comodino della stanza da letto del predetto, dava atto che
l’arma risultava essere regolarmente denunciata dal padre dell’indagato e
rilevava che in sede di convalida dell’arresto il giudice, oltre a procedere alla
verifica formale in ordine ai termini di legge, deve controllare la sussistenza dei
presupposti che legittimano l’arresto, ossia valutare la legittimità dell’operato
della polizia sulla base di un controllo di ragionevolezza. Pertanto, deve limitarsi
a verificare se ricorrano gli estremi della flagranza e se sia configurabile una
delle ipotesi che consentono l’arresto, senza sconfinare nella valutazione dei
gravi indizi di colpevolezza riservata all’applicabilità delle misure cautelari.
Nel caso di specie, ad avviso del ricorrente, il giudice non si è limitato alla
verifica dei presupposti legali dell’arresto, ma ha proceduto ad una complessiva
rivalutazione della situazione di fatto riscontrata dalla polizia giudiziaria al
momento dell’arresto/ anche sulla base degli ulteriori elementi emersi nel corso
dell’udienza di convalida in tal modo estendendo la valutazione alla sussistenza
/
dei presupposti per l’affermazione della responsabilità che costituisce l’oggetto
della fase di cognizione. Invero, la polizia ha fatto corretto uso del potere
discrezionale riconosciutole nella fase dell’arresto, attesa la gravità del fatto
riscontrato al momento dell’intervento: in presenza di due abitazioni diverse in
una delle quali dimora il nucleo familiare dell’indagato e nell’altra il nucleo
familiare del padre, il rinvenimento della pistola nella camera da letto
dell’indagato non poteva che essere valutato come detenzione penalmente
2

esclusiva pertinenza dell’arrestato, potendovi avere accesso anche il legittimo

fr

rilevante. Né poteva rilevare la versione fornita nell’immediatezza dal Semerarq
che dichiarava che l’arma era stata dimenticata da parte della notte precedente,
in contrasto con la presenza di numerose munizioni.

CONSIDERATO IN DIRITTO

Il ricorso, ad avviso del Collegio, deve essere dichiarato inammissibile.
Deve essere ribadito che l’accertamento che il giudice è chiamato ad

ordine alla sussistenza dei presupposti formali della misura, dovendosi
necessariamente estendere alla verifica circa le relative condizioni di legittimità:
presupposti dell’arresto, configurabilità (non solo astratta) del reato e la sua
attribuibilità alla persona arrestata, nonché i termini cui risulta condizionata
l’efficacia della misura.
Tanto premesso, nella specie / a fronte delle argomentazioni sulle quali il
giudice ha fondato il provvedimento di mancata convalida dell’arresto ritenendo
insussistenti i presupposti per la configurabilità del reato e ilblIFsua attribuibilità
all’arrestato, il ricorso del pubblico ministero è fondato esclusivamente su rilievi
in fatto la cui rivalutazione è preclusa in questa sede.

P.Q.M.

Dichiara inammissibile il ricorso.

Così deciso, il 18dicembre 2013.

effettuare in sede di convalida dell’arresto non è limitato ad un mero riscontro in

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