Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 7587 del 09/11/2015


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 7587 Anno 2016
Presidente: LOMBARDI ALFREDO MARIA
Relatore: SAVANI PIERO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
MUNTEAN NICOLAE N. IL 01/12/1972
avverso la sentenza n. 2550/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del
24/10/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Data Udienza: 09/11/2015

IN FATTO E DIRITTO
Con la sentenza in epigrafe la Corte d’appello di Torino ha confermato la sentenza emessa in data
24 ottobre 2013 dal locale Tribunale, Sezione distaccata di Moncalieri, appellata da MUNTEAN
Nicolae, dichiarato responsabile del delitto di tentato furto pluriaggravato in concorso, commesso il 3 ottobre 2010.
Propone ricorso per cassazione l’imputato deducendo vizio di motivazione sulla responsabilità e
sul trattamento sanzionatorio.
Osserva il Collegio che il ricorso è inammissibile in quanto generico e manifestamente infondato
poiché la Corte di merito ha chiaramente evidenziato come la sorpresa in flagranza da parte della
polizia giudiziaria avesse dimostrato che il prevenuto e i complici stavano strappando cavi in
rame da un pannello staccato dalla parete dell’edificio in cui si trovano e non fra materiale abbandonato come preteso; e quanto al trattamento sanzionatorio ha correttamente valutato parametri quali la gravità del fatto ed i precedenti specifici del prevenuto previsti dall’art. 133 c.p.
con motivazione insuscettibile di censura in questa sede.
All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 C.P.P., la condanna del ricorrente
al pagamento delle spese del procedimento e — per i profili di colpa correlati all’irritualità
dell’impugnazione — di una somma in favore della Cassa delle ammende nella misura che, in ragione delle questioni dedotte, si stima equo determinare in €. 1.000,004.
P.Q.M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento della somma di €. 1.000,00# alla Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 9 ovembre 2015.

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