Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 7408 del 28/01/2016


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 7408 Anno 2016
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: CAPOZZI ANGELO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
PELLEGRINO GIOVANNI N. IL 05/09/1955
PELLEGRINO FRANCESCO N. IL 04/03/1948
avverso la sentenza n. 13302/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del
14/07/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI,

Data Udienza: 28/01/2016

RG 21813/15

I

Motivi della decisione

I ricorrenti, con unico atto, deducono:
– Violazione dell’art. 157 c.p. in relazione al computo delle sospensioni dei termini di
prescrizione erroneamente indicato il periodo dal 10.7.2009 al 2.2.2011, senza tener
conto della udienza tenutasi regolarmente il 26.3.2010, cosicchè l’effettivo periodo da
considerare farebbe cadere il decorso della prescrizione tra l’emissione della sentenza
ed il suo deposito.
– Violazione degli artt. 110 e 368 c.p. e vizio della motivazione in relazione al concorso
nel reato, affermato solo in via presuntiva in capo a Giovanni PELLEGRINO.
I ricorsi sono inammissibili.
Deve essere esaminato preliminarmente il secondo motivo.
Esso è generico rispetto alla articolata motivazione che la sentenza ha espresso sul punto delal
corresponsabilità di Giovanni PELLEGRINO, con la quale non si confronta sostanzialmente
reiterando il motivo di appello.
L’inammissibilità del ricorso non consente di apprezzare il decorso del periodo prescrizionale
verificatosi – comunque – dopo l’emissione della sentenza impugnata.
All’inammissibilità delle impugnazioni segue, come per legge, la condanna dei ricorrenti al
pagamento delle spese processuali e ciascuno al versamento di una somma in favore della
cassa delle ammende, che stimasi equo quantificare in euro 1.000,00 (mille).

P. Q. M.
dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e
ciascuno della somma di Euro 1.000,00 (mille) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 28.1.2016

Gli imputati Giovanni PELLEGRINO e Francesco PELLEGRINO ricorrono, a mezzo del difensore,
contro l’indicata sentenza della Corte d’Appello di Napoli che ha confermato quella emessa dal
locale Tribunale- sez. Marano in data 1.10.12, appellata dagli imputati, riconosciuti
responsabili del reato di cui agli artt. 110,368 c.p. e condannati a pena di giustizia, oltre le
statuizioni civili.

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