Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 7121 del 29/11/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 7121 Anno 2014
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: MULLIRI GUICLA
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
Rapisarda Salvatore, nato a Paternò il 24.7.64
imputato art. 44/c D.P.R. 380/01
avverso la sentenza della Corte d’Appello di Catania
dell’11.2.13
Sentita la relazione del cons. Guida Mùlliri;
osserva
Il ricorrente è stato condannato per avere realizzato senza la prescritta autorizzazione
ed in violazione della normativa antisismica, due manufatti allo stato rustico.
La presente impugnazione è rivolta contro la sentenza con la quale la Corte d’appello ha
ribadito l’affermazione di responsabilità. Si sostiene, infatti, che la Corte non ha spiegato
perché i lavori non fossero semplicemente un “rifacimento” del tetto e per quale ragione essi
non possano essere dichiarati estinti per prescrizione.
Il ricorso è manifestamente infondato e, quindi, inammissibile.
Si tratta, invero, dei medesimi argomenti svolti dinanzi ai giudici di secondo grado i
quali – sia pure in maniera innegabilmente sintetica – hanno bene chiarito che non è possibile
parlare di “rifacimento” di un tetto mai esistito in precedenza (vi erano tendoni). Inoltre, siccome
all’atto dell’accesso dei verbalizzanti, le opere erano ancora in corso sì che il termine
Data Udienza: 29/11/2013
prescrizionale non è decorso (né, del resto, la genericità del presente ricorso permette di
pervenire a conclusioni diverse).
Alla presente declaratoria segue, per legge, la condanna del ricorrente al pagamento
delle spese processuali ed al versamento alla Cassa delle Ammende della somma di 1000 C.
P.Q.M.
Visti gli artt. 610 e ss. c.p.p.
Così deciso in Roma nell’udienza del 29 novembre 2013
Il Presidente
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
ed al versamento alla Cassa delle Ammende della somma di 1000 C.