Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 7034 del 26/11/2015


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 7034 Anno 2016
Presidente: ROTUNDO VINCENZO
Relatore: DI STEFANO PIERLUIGI

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
D’ELIA GIOVANNI N. IL 13/07/1966
avverso la sentenza n. 490/2012 CORTE APPELLO di SALERNO, del
13/11/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI
TEFANO;

Data Udienza: 26/11/2015

25967-2015

RG

Il Collegio,
letto il ricorso proposto da D’Elia Giovanni
con atto a firma del difensore
avverso la sentenza sopra indicata che lo condannava per esercizio abusivo
della professione forense; letta anche la memoria aggiuntiva.
rilevato che con tale ricorso si deducono vizi della motivazione;
osserva:
il ricorso, pur con ampie argomentazioni, non individua specifici vizi logici o
profili di grave carenza della motivazione ma contesta l’apprezzamento del
materiale probatorio da parte del giudice di merito chiedendo in questa sede una
nuova valutazione che, invece, è preclusa perché incompatibile con il giudizio di
legittimità. È manifestamente infondata anche la doglianza relativa alla mancata
verifica dell’eventuale possibilità che il ricorrente potesse esercitare parte delle
attività nella veste di “praticante abilitato” non risultando tale ruolo del
prevenuto. La memoria aggiuntiva si limita a ripetere gli stessi argomenti
affermando semplicemente la “ammissibilità” del ricorso originario.
Valutate le ragioni della inammissibilità risulta equa la condanna alla pena
pecuniaria nella misura di cui in dispositivo.
P.Q.M.
Dichiai ya inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese il,
iocessuali e della somma di € 1000 favore della Cassa delle Ammende.
Rom : 26 novembre 2015
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ORDINANZA
MOTIVI DELLA DECISIONE

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