Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 6804 del 10/02/2016


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Penale Sent. Sez. 1 Num. 6804 Anno 2016
Presidente: CORTESE ARTURO
Relatore: BONITO FRANCESCO MARIA SILVIO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
BISCEGLIA ROMANO (DECEDUTO 8.6.15) N. IL 17/03/1956
avverso la sentenza n. 4/2014 CORTE ASSISE APPELLO di
L’AQUILA, del 11/07/2014
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/02/2016 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. FRANCESCO MARIA SILVIO BONITO
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. a 21A(./yì LA-< che ha concluso per o, Q- Udito, per la parte civile, l'Avv Uditi difensor Avv. 9-(23,-_, Data Udienza: 10/02/2016 Con sentenza in data 11 luglio 2014 la Corte di assise di appello di L'Aquila, in parziale riforma di quella di prime cure perché accolta l'impugnazione del P.M., condannava alla pena dell'ergastolo Bisceglia Romano, imputato dell'omicidio pluriaggravato di Mazza Adele, nonché dei reati di cui agli artt. 411 c.p., 410 c.p., 3 e 4 1. 75/58, 73 dpr 309/90. Avverso la sentenza proponeva ricorso per cassazione l'imputato, il quale, nelle more del giudizio, decedeva in data 8 giugno 2015, come da certificato di morte rilasciato dal Comune di Teramo. All'udienza di discussione del ricorso di legittimità è comparso il difensore dell'imputato nelle fasi di merito chiedendo di sostenere le ragioni dell'impugnazione dappoichè sussistente un interesse alla declaratoria di non colpevolezza del Bisceglia. Ciò premesso, ribadisce la corte che la morte dell'imputato ha determinato, ai sensi dell'art. 150 c.p„ l'estinzione del reato, che va pertanto dichiarata con l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata. E' infatti appena il caso di osservare che la morte del Bisceglia ha estinto il mandato al difensore, fondato su volontà negoziale ormai venuta meno, ed ha esaurito ogni possibile legittimazione difensiva. A parte ciò rammenta ancora la Corte che qualsivoglia provvedimento pronunciato nei confronti dell'imputato dopo la sua morte deve considerarsi inesistente in quanto mancante il soggetto nei cui confronti far valere gli effetti della pronuncia (Cass., sez. 1, 5.3.2009„ n. 14509, PG / Lancioni). P. T. M. la Corte, annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché estinto il reato per morte dell'imputato. Così deciso in Roma, addì 10 febbraio 2016 Il cons. est. La Corte, ritenuto in fatto considerato in diritto

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