Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 6465 del 22/11/2012


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 6465 Anno 2013
Presidente: GRASSI ALDO
Relatore: DUBOLINO PIETRO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
1) HASSAN MOHAMRD N. IL 08/11/1978
avverso la sentenza n. 2952/2009 CORTE APPELLO di TORINO, del
16/04/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIETRO DUBOLINO;

Data Udienza: 22/11/2012

CONSIDERATO IN DIRITTO:
– che il ricorso va dichiarato inammissibile per assoluta ed evidente genericità, non
risultando contenuta, in esso, la benché minima indicazione circa quelle che
sarebbero state, nello specifico, le ragioni addotte dalla difesa di cui si lamenta la
mancata considerazione da parte del giudice d’appello e risultando, d’altra parte,
tutt’altro che esorbitante la pena che, in concreto, è stata determinata;
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 c.p.p., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere ogni profilo
di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui importo
stimasi equo fissare in euro mille;
P. Q. M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese del procedimento nonché al versamento della somma di euro mille alla cassa
delle ammende.
Così deciso in ma 1 2 novembre 2012.

RILEVATO IN FATTÓ:- ‘
– che con l’impugnata sentenza la corte d’appello di Torino, in parziale riforma della
sentenza di primo grado, con la quale tale HASSAN Mohamod era stato condannato
alla pena complessiva di mesi due e giorni venti di reclusione per i reati, uniti per
continuazione, di false generalità e mancata esibizione di passaporto o altro
documento d’identità, mandò assolto l’imputato da detto ultimo reato e ridusse quindi
la pena da espiare a mesi due di reclusione;
– che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione, con atto a propria
firma, l’imputato, denunciando vizio di motivazione per non essere state — si afferma
— “tenute in debito conto le circostanze addotte dalla difesa a sostegno della richiesta
di riduzione della pena avanzata con l’atto d’appello”;

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