Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 6172 del 23/10/2013


Clicca qui per richiedere la rimozione dei dati personali dalla sentenza

Penale Ord. Sez. 7 Num. 6172 Anno 2014
Presidente: D’ISA CLAUDIO
Relatore: ESPOSITO LUCIA

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
DE ANGELIS COSIMO N. IL 11/03/1983
avverso la sentenza n. 121/2012 TRIBUNALE di SULMONA, del
14/06/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

Data Udienza: 23/10/2013

OSSERVA LA ‘CORTE

-Rilevato che il Tribunale di Sulmona – giudice monocratico – applicava all’imputato
la pena concordata, ai sensi dell’art.444 cod.proc.pen., per il reato di cui all’art. 186
comma 2 lett. c) codice della strada;

rilevando la mancata considerazione delle condizioni per l’applicazione dell’art. 129
c.p.p.,
-Ritenuto che l’impugnazione è manifestamente infondata, atteso che la pena risulta
applicata su richiesta congiunta delle parti, la decisione contiene un adeguato esame
dei presupposti di rito e di merito per il patteggiamento e la disamina di non
ricorrenza delle condizioni di applicabilità delle cause di non punibilità ex art.129
C.P.P.;
– richiamato in proposito il consolidato orientamento di questa Corte secondo il quale
“in caso di patteggiamento ai sensi dell’art. 444 c.p.p., l’accordo intervenuto esonera
l’accusa dall’onere della prova e comporta che la sentenza che recepisce l’accordo fra
le parti sia da considerare sufficientemente motivata con una succinta descrizione del
fatto (deducibile dal capo d’imputazione), con l’affermazione della correttezza della
qualificazione giuridica di esso, con il richiamo all’art. 129 c.p.p. per escludere la
ricorrenza di alcuna delle ipotesi ivi previste, con la verifica della congruità della
pena patteggiata ai fini e nei limiti di cui all’art. 27 Cost.” (Cass. 17/11/2011 n. 6455);
– Ritenuto che gli indicati elementi minimi si riscontrano nella specie;
-Rilevato che la declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del
ricorrente al pagamento delle spese processuali e, non emergendo ragioni di esonero,
al versamento della sanzione pecuniaria ex art.616 C.P.P.

P. Q. M.

-Rilevato che l’imputato proponeva ricorso per cassazione avverso la decisione,

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali ed al versamento della somma di euro 1.500,00 in favore della cassa
delle ammende.

Così deciso in Roma il 2g-10-2013.

Sostieni LaLeggepertutti.it

La pandemia ha colpito duramente anche il settore giornalistico. La pubblicità, di cui si nutre l’informazione online, è in forte calo, con perdite di oltre il 70%. Ma, a differenza degli altri comparti, i giornali online non ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato. Per salvare l'informazione libera e gratuita, ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di mantenere in vita il nostro giornale. Questo ci permetterà di esistere anche dopo la pandemia, per offrirti un servizio sempre aggiornato e professionale. Diventa sostenitore clicca qui

LEGGI ANCHE



NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA