Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 6162 del 23/10/2013

Penale Ord. Sez. 7 Num. 6162 Anno 2014
Presidente: D’ISA CLAUDIO
Relatore: ESPOSITO LUCIA

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
PASCARELLI ANTONIO N. IL 26/07/1965
avverso la sentenza n. 3126/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del
10/11/2011
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA ESPOSITO;

Data Udienza: 23/10/2013

OSSERVA LA CORTE

– Rilevato che la Corte d’Appello di Genova confermava la sentenza con la quale
l’imputato era stato ritenuto responsabile del reato di furto di sei confezioni di
biancheria intima;

illogicità della motivazione in ordine alla quantificazione della pena;
– Ritenuta la manifesta infondatezza della censura alla luce della congrua motivazione
sul punto, che dà conto della non particolare gravità del fatto, della concessione
dell’attenuante di cui all’art. 62 n.4 c.p. e della determinazione della pena in termini
prossimi al minimo edittale;
– Rilevato che la dichiarazione di inammissibilità comporta la condanna del ricorrente
al pagamento delle spese processuali e, non emergendo ragioni di esonero, anche
della sanzione pecuniaria ex art.616 C.P.P.

P. Q. M.

Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 1.000,00 in favore della cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 23-10-2013.

– Rilevato che l’imputato proponeva ricorso per cassazione, deducendo manifesta