Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 5525 del 18/12/2013


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Penale Sent. Sez. 2 Num. 5525 Anno 2014
Presidente: DE CRESCIENZO UGO
Relatore: DAVIGO PIERCAMILLO

SENTENZA

Sul ricorso proposto dal Procuratore generale della Repubblica presso la Corte
d’appello di Firenze nei confronti di:
Russo Marcello, nato a Catania il 26.7.1969;
avverso la sentenza del G.U.P. del Tribunale di Pisa, in data 27.2.2013.
Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.
Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. Giuseppe Volpe, il
quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
Udito il difensore Avv. Giovanni Foti in sostituzione Avv. Massimiliano Calderani
che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Ritenuto in fatto

Con sentenza del 27.2.2013, il G.U.P. del Tribunale di Pisa dichiarò Russo
Marcello responsabile del reato di rapina aggravata e – con la diminuente per il
rito abbreviato – lo condannò alla pena di anni 3 mesi 4 di reclusione ed €
1.000,00 di multa.

Data Udienza: 18/12/2013

Ricorre per cassazione il Procuratore generale della Repubblica presso la
Corte d’appello di Firenze deducendo vizio di motivazione in relazione alla misura
della pena. La pena base è di soli 6 mesi superiore al minimo edittale a fronte
della gravità del fatto, pur affermata in sentenza.
Con memoria depositata in data 11.12.2013 il difensore dell’imputato ha
chiesto il rigetto del ricorso.

Il ricorso è infondato.
Nella motivazione della sentenza impugnata non vi è alcuna manifesta
illogicità, carenza o contraddittorietà, avendo il giudice di primo grado richiamato
gli elementi di cui all’art. 133 cod. pen. che ha ritenuto determinanti come la
gravità del fatto, applicando una pena di poco superiore al minimo edittale.
Solo l’irrogazione di una pena base pari o superiore al medio edittale
richiede una specifica motivazione in ordine ai criteri soggettivi ed oggettivi
elencati dall’art. 133 cod. pen., valutati ed apprezzati tenendo conto della
funzione rieducativa, retributiva e preventiva della pena. (Cass. Sez. 3, Sentenza
n. 10095 del 10/01/2013 dep. 04/03/2013 Rv. 255153).
Il ricorso deve pertanto essere rigettato.

P.Q.M.

Rigetta il ricorso.

Così deliberato in data 18.12.2013.
Il Consigliere estensore

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Considerato in diritto

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