Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 53236 del 08/11/2017
Penale Sent. Sez. 7 Num. 53236 Anno 2017
Presidente: PALLA STEFANO
Relatore: DE MARZO GIUSEPPE
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
CARAMIA CIRO nato il 01/11/1965 a TARANTO
avverso la sentenza del 14/12/2015 del TRIBUNALE di TARANTO
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere GIUSEPPE DE MARZO;
Data Udienza: 08/11/2017
Fatto e diritto
Con la sentenza in epigrafe indicata il Tribunale di Taranto ha confermato la
decisione di primo grado, che aveva condannato alla pena di giustizia e al
risarcimento dei danni Ciro Caramia, avendolo ritenuto responsabile dei reati di
cui agli artt. 581, 594 e 612, cod. pen., commessi in danno di Alfonso Favatà.
È stato proposto ricorso per cassazione nell’interesse del Caramia nel quale si dà
atto che il Favatà ha rimesso la querela e che è intervenuta accettazione da
parte dell’imputato. E
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accettazione, la sentenza impugnata deve essere annullata senza rinvio, ai sensi
dell’art. 620, comma 1, lett. a), cod. proc. pen., per estinzione dei reati, con
regolamentazione delle spese coerente con il disposto dell’art. 340, comma 4,
cod. proc. pen.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata per essere i reati estinti per
remissione di querela. Pone le spese del procedimento a carico del querelato,
Caramia Ci
Così d
oma in data 8 novembre 2017
Preso atto dell’intervenuta remissione di querela e della conseguente