Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 52696 del 19/10/2017


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 52696 Anno 2017
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: VILLONI ORLANDO

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
CONTI TAGUALE SALVATORE nato il 24/11/1977 a MESSINA

avverso la sentenza del 11/07/2016 della CORTE APPELLO di MESSINA
dato avviso alle parti;
sentita la relazione svolta dal Consigliere ORLANDO VILLONI;

Data Udienza: 19/10/2017

MOTIVI DELLA DECISIONE

Conti Taguale Salvatore ricorre contro l’indicata sentenza della Corte d’Appello
di Messina che ne ha ribadito la responsabilità in ordine al reato di cui all’art. 336
cod. pen., confermando la pena inflittagli in prio grado nella misura di sei mesi di
reclusione.
Il ricorrente violazione di legge per non essere stato ravvisato, eventualmente,

per non avere la Corte d’appello considerato assolutamente rilevante il momento
temporale in cui collocare la condotta contestata.
Il ricorso è inammissibile per carenza d’interesse (art. 591 lett. a cod. proc.
pen.), dolendosi il ricorrente, sotto un duplice punto di osservazione, della mancata qualificazione della condotta ai sensi dell’art. 337 anziché dell’art. 336 cod.
pen., figure di reato notoriamente sanzionate in maniera identica.
Alla dichiarazione d’inammissibilità dell’impugnazione segue, come per legge,
la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento
di una somma in favore della cassa delle ammende, che stimasi equo quantificare in C 2.000,00 (duemila).

P. Q. M.

dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle
spese processuali e della somma di C 2.000,00 (duemila) in favore della cassa
delle ammende.

Roma, 19 ottobre 2017

il diverso reato di cui all’art. 337 cod. pen.; deduce, inoltre, vizio di motivazione

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