Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 50961 del 10/12/2013
Penale Sent. Sez. 2 Num. 50961 Anno 2013
Presidente: ESPOSITO ANTONIO
Relatore: GALLO DOMENICO
SENTENZA
Sul ricorso proposto dal Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di
Brescia nei confronti di
Frigerio Massimo, nato a Monza il 26/1/1965
avverso la sentenza 3/5/2013 delTribunale di Bergamo, sezione penale;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Domenico Gallo;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale,
Giovanni D’Angelo, che ha concluso per l’annullamento con rinvio
limitatamente al reato di cui al capo A)
RITENUTO IN FATTO
1.
Con sentenza in data 3/5/2013, dichiarava non doversi procedere nei
confronti di Frigerio Massimo, imputato di truffa e ricettazione indebita, per
essere i resti estinti per remissione di querela.
3.
Avverso tale sentenza propone ricorso il RG. deducendo violazione
di legge in quanto il reato di cui all’art. 640 cod. pen. è procedibile d’ufficio,
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Data Udienza: 10/12/2013
essendo stata contestata una circostanza aggravante.
CONSIDERATO IN DIRITTO
1.
Il ricorso è fondato.
2.
All’imputato risulta contestato il reato di cui all’art. 640, con
61, n.7 cod. pen.).
3.
Si tratta, pertanto, di reato perseguibile d’ufficio, a norma dell’ultimo
comma dell’art. 640 cod. pen. Di conseguenza la sentenza impugnata deve
essere annullata, limitatamente al reato di cui al capo A) con rinvio alla
Corte d’Appello di Brescia, ai sensi dell’art. 569, IV comma cod. proc. pen.
P.Q.M.
Annulla la sentenza impugnata limitatamente al reato di cui al capo A (art.
640 cod. pen.) con rinvio alla Corte d’Appello di Blcia per il giudizio.
Così deciso, il 10 dicembre 2013
Il Consigli re estensore
Il Pr«si
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l’aggravante di aver cagionato alla p.o un danno di rilevante gravità (art.