Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 50874 del 26/11/2015


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 50874 Anno 2015
Presidente: ROTUNDO VINCENZO
Relatore: VILLONI ORLANDO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
ARDUINI VINCENZO N. IL 08/03/1963
avverso la sentenza n. 9056/2014 CORTE APPELLO di ROMA, del
21/01/2015
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ORLANDO VILLONI;

Data Udienza: 26/11/2015

Motivi della decisione
L’imputato Arduini Vincenzo ricorre contro l’indicata sentenza della Corte d’Appello di Roma
che, in parziale riforma di quella emessa dal Tribunale di Frosinone in data 03/05/2011, ne ha
ribadito la responsabilità in ordine al reato di calunnia indiretta (art. 368 cod. pen.) riducendo,
però, la pena inflittagli in primo grado alla misura finale di due anni e tre mesi di reclusione.

Il ricorso è inammissibile per manifesta infondatezza, avendo la Corte territoriale correttamente argomentato per l’assenza di qualsivoglia nullità, atteso che da un lato l’imputato aveva
avuto conoscenza del concomitante procedimento tre mesi prima rispetto all’udienza, diversa
dalla prima, di cui chiedeva il differimento e dall’altro che nel procedimento in questione era
rimasto contumace, pretendendo poi, in maniera contraddittoria, di far valere l’impedimento.
Alla dichiarazione d’inammissibilità dell’impugnazione segue, come per legge, la condanna del
ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di una somma in favore della
cassa delle ammende, che stimasi equo quantificare in C 1.000,00 (mille).

P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e della somma di C 1.000,00 (mille) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 26 nove re 2015
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Il ricorrente deduce violazione di legge e vizio di motivazione riguardo alla dedotta nullità asseritamente consumatasi nel giudizio di primo grado, allorquando il Tribunale aveva respinto una
richiesta di differimento dell’udienza per la concomitante celebrazione di altro procedimento
pendente a suo carico dinanzi al Tribunale di Sorveglianza di Roma.

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