Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 50824 del 26/11/2015
Penale Ord. Sez. 7 Num. 50824 Anno 2015
Presidente: ROTUNDO VINCENZO
Relatore: CAPOZZI ANGELO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
SCAVOLINI ANNAMARIA N. IL 13/04/1968
CHIRIZZI LUCA N. IL 05/07/1973
avverso la sentenza n. 92/2014 CORTE APPELLO di ANCONA, del
04/11/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPOZZI;
Data Udienza: 26/11/2015
23616/15
MOTIVI DELLA DECISIONE
Nell’interesse del CHIRIZZI si deduce violazione dell’art. 649 c.p.p. in relazione alla sentenza
emessa dal GUP del Tribunale di Roma del 6.6.2006, trattandosi di fatti esattamente
sovrapponibili a quelli già giudicati
Nell’interesse di SVAVOLINI Anna Maria, si deduce l’erronea affermazione di responsabilità
sulla base di captazioni intervenute successivamente al fatto oggetto di imputazione, rispetto
al quale nessun elemento concorsuale può essere ascritto alla ricorrente.
I ricorsi si rivelano inammissibili.
Il primo è generico rispetto alla motivazione del rigetto della analoga istanza in appello, oggi
sostanzialmente riproposta.
Il secondo è palesemente in fatto, involgendo una rivalutazione probatoria, senza individuare
vizi logici e giuridici rispetto alla sentenza impugnata che ha riconosciuto la responsabilità della
ricorrente sulla base del rafforzamento dato al proposito criminoso del compagno SCOPINI
Massimiliano, avendo parlato preventivamente del corrispettivo per il «lavoro>> che questi
avrebbe svolto e della modalità di consegna, trattando direttamente con il CHIRIZZI ed il
NUNES in ordine al pagamento, anche dopo l’arresto del compagno a Bruxelles.
All’inammissibilità delle impugnazioni segue, come per legge, la condanna dei ricorrenti al
pagamento delle spese processuali e ciascuno al versamento di una somma in favore della
cassa delle ammende, che stimasi equo quantificare in euro 1.000,00 (mille).
P. Q. M.
dichiara inammissibili i ricorsi e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali e
ciascuno della somma di Euro 1.000,00 (mille) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 26.11.2015
Gli imputati SCAVOLINI Annamaria e CHIRIZZI Luca ricorrono a mezzo del difensore contro
l’indicata sentenza della Corte d’Appello di Ancona che – tra l’altro – ha confermato quella
emessa dal Tribunale di Pesaro in data 18.4.2013, appellata dagli stessi imputati, che ha
riconosciuto i predetti responsabili in ordine al reato di cui agli artt. 110 c.p., 73, 1 e 6 comma,
d.P.R. n. 309/90 in relazione ad un chilogrammo di cacaina, condannandoli a pena di giustizia.