Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 50000 del 11/10/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 50000 Anno 2013
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: GAZZARA SANTI
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PECORARO ANTONIO N. IL 30/05/1967
avverso la sentenza n. 4738/2011 TRIBUNALE di GENOVA, del
20/02/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANTI GAZZARA;
t
Data Udienza: 11/10/2013
Ritenuto:
-che il tribunale di Genova, con la sentenza in epigrafe segnata, ha dichiarato Antonio Pecoraro
responsabile del reato di cui all’art. 256, co. 1, d.Lvo 152/06, perché eseguiva attività di raccolta e
trasporto di rifiuti speciali non pericolosi, in difetto della relativa autorizzazione, condannandolo
-che la difesa dell’imputato ha proposto ricorso per cassazione, censurando la pronuncia impugnata
in ordine all’eccessività della pena inflitta;
-che il gravame risulta manifestamente infondato a causa della oggettiva e incontrovertibile
pretestuosità e inconsistenza della base giuridica della censura, rilevato che dal vaglio di legittimità
a cui è stata sottoposta la gravata pronuncia emerge, in maniera del tutto evidente, come il giudice
di merito abbia svolto un discorso giustificativo logico e corretto nel quantificare la pena, in
rapporto alla gravità del fatto, come, del pari, altrettanto esaustivamente ha dato contezza delle
ragioni ritenute inibenti la concessione delle attenuanti ex art. 62 bis cod. pen. ( gravità del fatto e
precedenti penali a carico del prevenuto);
– che il ricorso va dichiarato inammissibile con le conseguenze di legge;
P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del procedimento
e al versamento della somma di 1.000,00 alla cassa delle ammende.
Così deliberato in camera di consiglio 1’11/10/2013.
Il C sigliere estensore
Il Presidente
alla pena di euro 5.000,00 di ammenda;