Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 49940 del 11/10/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 49940 Anno 2013
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: AMORESANO SILVIO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
VITIELLO SERAFINA N. IL 23/11/1973
avverso la sentenza n. 4448/2012 CORTE APPELLO di NAPOLI, del
08/11/2012,
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVIO AMORESANO;

Data Udienza: 11/10/2013

1) Con sentenza dell’8.11.2012 la Corte di Appello di Napoli confermava la sentenza del
Tribunale di S.M. Capua Vetere, sez. di Aversa, in composizione monocratica, con la
quale Vitiello Serafino era stata condannata alla pena di mesi 5 di arresto ed euro
12.000,00 di ammenda per plurime violazione delle norme di cui al DPR 380/2001.
Propone ricorso per cassazione Vitiello Serafino, denunciando la violazione di legge ed
il vizio di motivazione in relazione all’affermazione di responsabilità ed alla
quantificazione della pena.
2) Il ricorso è generico perché non adempie all’onere di indicare in modo specifico le
ragioni di diritto e gli elementi di fatto che sorreggono la richiesta di annullamento
(art.581 lett.c) c.p.p.) e per di più manifestamente infondato.
La Corte territoriale, invero, con motivazione congrua ed immune da vizi logici, ha
ampiamente argomentato in ordine alla “certa partecipazione dell’imputata alla
condotta contestata”, nonché in relazione alla congruità della pena inflitta in primo
grado (tenuto conto della particolare entità dell’opera realizzata).
3) Il ricorso deve quindi essere dichiarato inammissibile, a norma dell’art.591 comma 1
lett.c) c.p.p., con condanna della ricorrente al pagamento delle spese processuali e, in
mancanza di elementi atti ad escludere la colpa nella determinazione della causa di
inammissibilità, al versamento della somma che pare congruo determinare in euro
1.000,00 ai sensi dell’art.616 c.p.p.
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle spese
processuali, nonché al versamento alla cassa delle ammende della somma di euro
1.000,00.
Così deciso in Roma 1’11.10.2013

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