Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 49189 del 07/10/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 49189 Anno 2013
Presidente: BEVERE ANTONIO
Relatore: FUMO MAURIZIO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
VITTOR DARIO N. IL 01/01/1951
avverso la sentenza n. 1256/2010 CORTE APPELLO di TRIESTE, del
22/10/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MAURIZIO FUMO;
Data Udienza: 07/10/2013
RITENUTO IN FATTO
La corte appello di Trieste, con la sentenza di cui in epigrafe, in parziale riforma della
pronuncia di primo grado, ribadendo l’affermazione di responsabilità nei confronti di VITTOR
DARIO, imputato di furto pluriaggravato, ha ridotto la pena inflitta.
CONSIDERATO IN DIRITTO
Iil ricorso è inammissibile per genericità. Il ricorrente va condannato alle spese del grado e al
versamento di somma a favore della cassa delle ammende, somma che si stima equo
determinare in euro 1000.
La sentenza impugnata pone in evidenza come la porta d’ingresso dell’appartamento fosse
stata forzata e come proprio in prossimità della effrazione comparissero le impronte del Vittor.
È stato anche posto in evidenza come l’imputato non abbia inteso fornire alcuna spiegazione
circa tale circostanza. Correttamente i giudici di merito osservano che mantenere il silenzio da
parte dell’imputato costituisce estrinsecazione di una modalità del diritto di difesa, ma ciò non
toglie che il giudice possa adeguatamente valutare tale condotta processuale.
PQM
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese del
procedimento e al versamento della somma di euro 1000 a favore della cassa delle ammende
Così deliberato in Roma, il 7 ottobre 2013.
Ricorre per cassazione il difensore e deduce carenza di motivazione e/o contraddittorietà della
stessa, atteso che il giudicante ha condannato l’imputato fondando il suo giudizio su
affermazioni apodittiche. Invero le impronte del ricorrente sono state rinvenute solo sulla parte
esterna della porta d’ingresso dell’alloggio svaligiato.