Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 48546 del 05/11/2015


Clicca qui per richiedere la rimozione dei dati personali dalla sentenza

Penale Ord. Sez. 7 Num. 48546 Anno 2015
Presidente: PAOLONI GIACOMO
Relatore: VILLONI ORLANDO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
PALUMBO VINCENZO N. IL 28/10/1976
avverso la sentenza n. 2792/2013 CORTE APPELLO di
CATANZARO, del 26/03/2015
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ORLANDO VILLONI;

Data Udienza: 05/11/2015

,

Motivi della decisione
L’imputato Palumbo Vincenzo ricorre contro l’indicata sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro che, a conferma di quella emessa dal Tribunale di Paola in data 09/04/2013, ne ha ribadito la condanna alla pena di sei mesi di reclusione per il reato di minaccia a pubblico ufficiale
(art. 336 cod. pen.).

Il ricorso si rivela inammissibile da un lato per genericità (artt. 581 lett. c], 591 lett. c] cod.
proc. pen.), non indicando alcun punto specifico della decisione impugnata quale oggetto di
possibile valutazione, in base ai criteri di verifica tipici del vaglio di legittimità; dall’altro è
manifestamente infondato, perché la censura riguarda una motivazione del tutto congrua in
rapporto alla fattispecie, estremamente semplice nei suoi risvolti fattuali.
Alla dichiarazione d’inammissibilità dell’impugnazione segue, come per legge, la condanna del
ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di una somma in favore della
cassa delle ammende, che stimasi equo quantificare in C 1.000,00 (mille).

P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e della somma di C 1.000,00 (mille) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 5 novembre 2015

Il ricorrente deduce violazione di legge in relazione all’elemento materiale ed a quello psicologico del reato e mancanza, contraddittorietà ed illogicità della motivazione asseritamente consistente in sei righe di elaborato scritto.

Sostieni LaLeggepertutti.it

La pandemia ha colpito duramente anche il settore giornalistico. La pubblicità, di cui si nutre l’informazione online, è in forte calo, con perdite di oltre il 70%. Ma, a differenza degli altri comparti, i giornali online non ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato. Per salvare l'informazione libera e gratuita, ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di mantenere in vita il nostro giornale. Questo ci permetterà di esistere anche dopo la pandemia, per offrirti un servizio sempre aggiornato e professionale. Diventa sostenitore clicca qui

LEGGI ANCHE



NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA