Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 4737 del 12/12/2013


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Penale Ord. Sez. 1 Num. 4737 Anno 2014
Presidente: CORTESE ARTURO
Relatore: VECCHIO MASSIMO

SE~ZA 02..N NIAA

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sul ricorso proposto da:
PAPPALARDO DANIELE N. IL 21/10/1976
avverso il decreto n. 759/2013 TRIB. SORVEGLIANZA di
BOLOGNA, del 25/02/2013
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;
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Data Udienza: 12/12/2013

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE – SEZIONE PRIMA PENALE

Ricorso n. 19.389/2013 R. G. *

Udienza del 12 dicembre 2013

Rileva
1. — Con decreto deliberato e depositato il 25 marzo 2013, il
presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna ha dichiarato inammissibile de plano, ai sensi dell’articolo 666, comma 2,
cod. proc. pen. la richiesta di applicazione della detenzione
domiciliare avanzata dal condannato Daniele Pappalardo, motivando che costui era gravato dalla misura coercitiva della custodia cautelare in carcere in relazione ad altro titolo di reato.
2.— Il condannato ha proposto ricorso per cassazione, col ministero del difensore di fiducia, avvocato Paola Benfenati, mediante atto recante la data del 27 marzo 2013, col quale denunzia, ai sensi dell’articolo 606, comma 1, lettera e), cod. proc.
pen., mancanza della motivazione, deducendo che privo di
pregio è, a tal fine, il riferimento al parere espresso dal Pubblico Ministero e che non è dato «comprendere le ragioni per cui l’
istanza di detenzione domiciliare [..] sia stata ritenuta inammissibile».
3. — Il procuratore generale della Repubblica presso questa
Corte, mediante atto del 5 agosto 2013, ha rilevato ad adiuvandu m: secondo la giurisprudenza di legittimità la concorrenza della custodia cautelare in carcere per altro titolo non
preclude — fatta salva l’incidenza sulla pratica possibilità della
esecuzione — la applicazione delle misure alternative.
4. — Il ricorso è, nei termini che seguono, meritevole di accoglimento.
Il giudice a quo è incorso in vero e proprio errore di diritto.

2

Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del
dott. Roberto Aniello, sostituto procuratore generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso per l’ annullamento senza rinvio del provvedimento impugnato e per la
trasmissione degli atti al Tribunale di sorveglianza di Bologna
pel corso ulteriore.

CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE — SEZIONE PRIMA PENALE

Udienza del 12 dicembre 2013

Infatti, «è ammissibile la richiesta di misure alternative alla detenzione presentata [da persona] detenuta cautelarmente per fatto
diverso da quello cui si riferisce il titolo esecutivo, in quanto la
condizione di custodia non preclude una valutazione di merito della domanda, e può incidere solo sulla pratica esecuzione dell’eventuale provvedimento di accoglimento, che dovrà essere postergata
alla cessazione della misura cautelare in corso di applicazione» (.
per tutte: Sez. 1, n. 22077 del 19/05/2009 – dep. 27/05/2009,
Stojanovic, Rv. 244015).
Conseguono l’annullamento, senza rinvio, del decreto impugnato e la trasmissione degli atti al Tribunale di sorveglianza
di Bologna per il corso ulteriore.

P. Q. M.
Annulla, senza rinvio, il provvedimento impugnato e dispone
la trasmissione degli atti al Tribunale di sorveglianza di Bologna per l’ ulteriore corso.
Così deciso, il 12 dicembre 2013.

Ricorso n. 19.389/2013 R. G. *

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