Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 46946 del 15/07/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 46946 Anno 2013
Presidente: DUBOLINO PIETRO
Relatore: SAVANI PIERO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DI ROCCO DOMENICO N. IL 30/12/1969
avverso la sentenza n. 826/2012 TRIBUNALE di TERAMO, del
14/11/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;
Data Udienza: 15/07/2013
IN FATTO E DIRITTO
Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Teramo applicava a DI ROCCO Domenico, a norma
degli artt. 444 e 448 C.P.P., la pena concordata con il Pubblico Ministero in ordine al delitto di
tentato furto aggravato in luogo di privata dimora in concorso, commesso il 23 settembre 2012.
Propone ricorso per cassazione l’imputato che deduce violazione di legge per avere il giudice
adottato un calcolo della pena diverso da quello concordato seppure la pena complessiva da applicare fosse rimasta inalterata.
Osserva il Collegio che i motivi di ricorso sono destituiti di specificità e comunque manifestamente infondati o per altro verso inammissibili, atteso che il giudice, nell’applicare la pena concordata, si è adeguato a quanto contenuto nell’accordo tra le parti, né il ricorrente ha chiarito in
che termini il giudice avesse violato le condizioni dell’accoro stabilite dalle parti.
All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 C.P.P., la condanna del ricorrente
al pagamento delle spese del procedimento e — per i profili di colpa correlati all’irritualità dell’impugnazione — di una somma in favore della Cassa delle ammende nella misura che, in ragione delle questioni dedotte, si stima equo determinare in E. 1.500,00#.
P.Q.M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di E. 1.500,00# in favore della Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 15 luglio 2013.