Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 46447 del 25/10/2013


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Penale Sent. Sez. 5 Num. 46447 Anno 2013
Presidente: LOMBARDI ALFREDO MARIA
Relatore: SETTEMBRE ANTONIO

Data Udienza: 25/10/2013

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
CHENG XIAOIUN N. IL 26/06/1977
CHENG GUANGHUA N. IL 13/07/1982
ZHU LIANGYONG N. IL 17/04/1975
CHENG DACAO N. IL 06/12/1968
avverso la sentenza n. 112/2010 GIUDICE DI PACE di PISA, del
27/09/2012
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/10/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ANTONIO SETTEMBRE
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per

Udito, per la parte civile, l’Avv
Uditi difensor Avv.

uyi

- Udito il Procuratore generale della repubblica presso la Corte di Cassazione, dr.
Pieleo Gaeta, che ha concluso per l’inammissibilità del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Ricorrono per Cassazione, a mezzo dell’avv. Francesco Virgone, Cheng Xiaoiun,
Cheng Guanghua, Zhu Liangyong (n. il 17/4/75) e Zhu Liangyong (n. il
6/12/1968) avverso la sentenza del Giudice di pace di Pisa del 27/9/2012, che

commesso il 12/7/2005) e gli altri tre per lesioni personali (reato commesso in
concorso in danno dello stesso Diop Matar il 14/7/2005).
Come motivi del ricorso il difensore adduce:
– la violazione dell’art. 195, comma 3, cod. proc. pen., per essere state
utilizzate, ai fine della decisione, le dichiarazioni, ritenute essenziali dal
giudicante, dell’agente di polizia giudiziaria Pedonesi Alessandro, che non aveva
avuto una conoscenza diretta dei fatti, avendo appreso quello che gli riferì la
persona offesa in data 12/7/2005;
– la violazione dell’art. 195, commi 3 e 4, cod. proc. pen., per essere state
utilizzate, ai fini della decisione, le dichiarazioni, ritenute anch’esse essenziali,
dell’ufficiale di pg Bani Patrizia.

CONSIDERATO IN DIRITTO

Il ricorso non merita accoglimento.
La responsabilità degli imputati è stata affermata sulla base delle
dichiarazioni della persona offesa (Diop Matar), che sporse querela, ricevuta
dall’ufficiale di p.g. Bani Lucia in data 20/8/2005, ed effettuò il riconoscimento
fotografico degli imputati, come suoi aggressori, in data 24/8/2005.
Nell’occasione il Diop ribadì di essere stato malmenato dagli imputati per aver
preteso il cambio di una borsa difettosa, acquistata tempo prima. Il
riconoscimento e le dichiarazioni sono stati acquisiti al fascicolo dibattimentale ai
sensi dell’art. 512 cod. proc. pen., essendo nel frattempo divenuta irreperibile la
persona offesa.
Ne consegue che entrambi i motivi di ricorso sono infondati. L’affermazione
di responsabilità si fonda principalmente, infatti, sulle dichiarazioni e sul
riconoscimento effettuati dalla persona offesa, mentre le dichiarazioni di
Pedonesi Alessandro hanno riguardato gli eventi occorsi nella giornata del 12
luglio 2007 e di cui fu testimone diretto (l’aver incontrato, per strada, Diop
Matar, e essersi recato, con lui, nel negozio gestito dagli imputati, dove constatò
la rottura del banco di vendita). Quanto a Bani Lucia, la stessa si limitò a
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ha condannato Cheng Xiaoiun per lesioni personali in danno di Diop Matar (reato

raccogliere la querela e a sottoporre un fascicolo fotografico alla persona offesa.
Non corrisponde a verità, quindi, che i giudici abbiano utilizzato dichiarazioni di
testimoni indiretti, per cui inappropriato risulta, quanto a Pedonesi, il riferimento
all’art. 195, comma 3, cod. proc. pen., e, quanto a Bani, il riferimento allo stesso
art. 195, commi 3 e 4, posto che la stessa non si è riferita, per la conoscenza dei
fatti, ad altre persone, né ha deposto sul contenuto delle dichiarazioni rese da
testimoni con le modalità di cui agli artt. 351 e 357, comma 2, lettere a) e b).
Il ricorso va pertanto rigettato, con conseguente condanna dei ricorrenti al

P.Q.M.

Rigetta il ricorso e condanna i ricorrenti al pagamento delle spese processuali.
Così deciso il 25/10/2013

pagamento delle spese processuali.

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