Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 46291 del 22/10/2015
Penale Ord. Sez. 7 Num. 46291 Anno 2015
Presidente: SAVANI PIERO
Relatore: LIGNOLA FERDINANDO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
PICATE MARIO N. IL 16/01/1953
avverso la sentenza n. 4956/2013 CORTE APPELLO di GENOVA, del
04/07/2014
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO
LIGNOLA;
Data Udienza: 22/10/2015
RILEVATO IN FATTO
– che con l’impugnata sentenza, in conferma di quella di primo grado, PICATE
MARIO era ritenuto responsabile del delitto di furto di un telefono cellulare (così
riqualificata l’originaria imputazione di ricettazione) e condannato alla pena di 8
mesi di reclusione ed € 200 di multa;
– che avverso detta sentenza ha proposto ricorso per cassazione il difensore
dell’imputato, avvocato Nadia Stanziola, denunciando violazione di legge in
la Corte d’appello di Genova;
CONSIDERATO IN DIRITTO
– che il ricorso va dichiarato inammissibile per genericità, poiché nemmeno il
ricorrente indica le ragioni per le quali l’istanza di differimento avrebbe dovuto
essere accolta;
– che la mancanza di specificità del motivo, come indeterminatezza, conduce a
mente dell’art. 591 cod. proc. pen., comma primo, lett. c), all’inammissibilità del
ricorso;
– che la ritenuta inammissibilità del ricorso comporta le conseguenze di cui all’art.
616 cod. proc. pen., ivi compresa, in assenza di elementi che valgano ad escludere
ogni profilo di colpa, anche l’applicazione della prescritta sanzione pecuniaria, il cui
importo stimasi equo fissare in euro mille;
P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e al versamento della somma di mille euro alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma, il 22 ottobre 2015
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relazione al rigetto dell’istanza di differimento depositata il 18 giugno 2014 presso