Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 46267 del 17/10/2013


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Penale Sent. Sez. 6 Num. 46267 Anno 2013
Presidente: AGRO’ ANTONIO
Relatore: IPPOLITO FRANCESCO

SENTENZA
sul ricorso proposto da
MRAHA Noreddine, nato a El Bazzaza in Marocco il 1°/1/1979
contro l’ordinanza del Tribunale di Padova del 30/5/2013
– letti il ricorso e il provvedimento impugnato;
– udita in camera di consiglio la relazione del cons. F. Ippolito;
– udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore
generale, G. Mazzotta che ha concluso per il rigetto del ricorso;
– udito il difensore avv. P. Armellin che ha richiesto raccoglimento del ricorso;
Ritenuto in fatto
1. Con l’ordinanza in epigrafe indicata, il Tribunale di Padova ha deciso
sull’istanza di riesame avanzata dal difensore di Mraha Noreddine avverso il decreto
di convalida di sequestro probatorio, disposto il 4 maggio 2013 ai sensi dell’art.
352, comma 2. c.p.p., con riferimento al verbale di perquisizione personale e
domiciliare e di sequestro operati nella stessa data dalla Squadra Mobile della
Questura di Padova.
La pequisizione personale eseguito sul Mraha, a seguito del suo arresto per
detenzione di 140 grammi di sostanza stupefacente, aveva dato esito negativo
quanto al rinvenimento di ulteriore quantitativo di droga, ma aveva condotto al
sequestro della somma di 200 euro e di di due telefoni cellulari.
Il Tribunale del riesame ha disposto il dissequesto e la restituzione agli
aventi diritto delle cose di cui ai numeri da 5 a 18 del verbale di perquisizione
domiciliare e sequestro, mentre ha rigettato la richiesta dell’indagato, con
riferimento ai beni sequestrati sopra indicati (denaro e cellulari di cui ai nn. da 1 a 4
del verbale di sequestro).

1

Data Udienza: 17/10/2013

2. Ricorre per cassazione l’indagato, deducendo nullità del decreto di
sequestro per inosservanza delle norme processuali stabilite a pena di nullità dagli
artt. 253, 352 e 354 c.p.p., per assoluta mancanza di motivazione a giustificazione
delle finalità probatorie del sequesto dei beni sopra elencati.

Considerato in diritto
1. Il ricorso è fondato.

che costituiscono corpo di reato il decreto di sequestro a fini di prova deve essere
sorretto, a pena di nullità, da idonea motivazione in ordine al presupposto della
finalità perseguita, in concreto, per l’accertamento dei fatti. (Cass. Sez. 3, n. 13044
del 06/03/2013, Rv. 255116; Sez. U, n. 5876 del 28/01/2004, Rv. 226711).
3. Il Tribunale si è limitato ad osservare, apoditticamente, che le cose
sequestrate “sono soggette a confisca, essendo frutto presumibile di attività di
spaccio”.
4. Il provvedimento va, pertanto, annullato con rinvio al Tribunale di Padova
per nuovo esame.
P.Q.M.
La Corte annnulla l’ordinanza impugnata e rinvia per nuovo esame al Tribunale di
Padova.

2. Secondo la consolidata giurisprudenza di questa Corte, anche per le cose

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