Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 43657 del 17/06/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 43657 Anno 2013
Presidente: FERRUA GIULIANA
Relatore: PALLA STEFANO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
CALCAGNO FILIPPO N. IL 07/02/1959
avverso la sentenza n. 850/2012 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE
di RAVENNA, del 16/04/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. STEFANO PALLA;

Data Udienza: 17/06/2013

Calcagno Filippo ricorre avverso la sentenza 16.4.12, emessa dal G.u.p. del Tribunale di Ravenna
ai sensi degli artt.444 ss. c.p.p., con la quale gli è stata applicata, per il reato di bancarotta
fraudolenta, la pena di anni due di reclusione.
Deduce il ricorrente, nel chiedere l’annullamento dell’impugnata sentenza, violazione dell’art.606,
comma 1, lett. e) c.p.p. per non avere il giudice valutato la sussistenza di elementi per una

Osserva la Corte che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile, sia perché generico, sia in
quanto manifestamente infondato, atteso che il giudice, nell’applicare la pena concordata, si è da un
lato adeguato a quanto contenuto nell’accordo tra le parti e, dall’altro, ha escluso che ricorressero i
presupposti dell’art.129 c.p.p., facendo in particolare riferimento agli accertamenti di p.g., alla
relazione del curatore fallimentare e alle stesse dichiarazioni dell’imputato.
Tale motivazione, avuto riguardo alla speciale natura dell’accertamento in sede di applicazione
della pena su richiesta delle parti, appare pienamente adeguata ai parametri richiesti per tale genere
di decisioni, secondo la costante giurisprudenza di legittimità (v., tra le altre, Sez.un., 27 settembre
1995, Serafino; Sez.un., 25 novembre 1998, Messina; Sez.II, 17 febbraio 2012, n.6455).
Alla inammissibilità del ricorso segue la condanna del ricorrente al pagamento delle spese
processuali e di una somma in favore della Cassa delle ammende che reputasi equo determinare in
E 1.500,00.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e
della somma di E 1.500,00 in favore della Cassa delle ammende.
Roma, 17 giugno 2013

pronuncia assolutoria ex art.129 c.p.p.

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