Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 42872 del 03/10/2014
Penale Ord. Sez. 7 Num. 42872 Anno 2015
Presidente: FIALE ALDO
Relatore: GRILLO RENATO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
NIEDDU ANTONINO N. IL 29/11/1964
MARRONE SERGIO SEBASTIANO N. IL 16/08/1972
GL c4 ut. zu
avverso la sentenza n. 330/2013 CORTE APPELLOSEZ.DIST. di
SASSARI, del 23/10/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RENATO GRILLO;
Data Udienza: 03/10/2014
Ritenuto:
che con la sentenza in epigrafe segnata la Corte di Appello di Cagliari,
sezione distaccata di Sassari, ha confermato il decisum di prime cure, con
il quasle Antonino Nieddu e Sergio Sebastiano Marrone erano stati
riconosciuti responsabili del reato di cui all’art. 72, co. 1, L. 121/81, in
penitenziaria, presso la Casa di reclusione Mamone, abbandonato il poto
di servizio durante il loro orario di turno, con condanna alla pena di mesi
1 di reclusione, condizionalmente sospesa;
-che i prevenuti, personalmente, hanno proposto ricorso per cassazione,
contestando le conclusioni alle quali sono pervenuti i giudici di merito,
frutto di una non corretta lettura delle emergenze processuali;
-che il vaglio di legittimità, a cui è stata sottoposta l’impugnata pronuncia,
consente di rilevare la logicità e la correttezza della argomentazione
motivazionale, adottata dal decidente in ordine alla ritenuta sussistenza
del reato contestato e alla ascrivibilità di esso in capo agli imputati;
-che il motivo di annullamento non può trovare ingresso, perché sorretto
da deduzioni fattuali, tendenti ad una rivisitazione degli elementi
ostituenti la piattaforma probatoria, sui quali al giudice di legittimità è
precluso procedere a nuovo esame estimativo;
-che i ricorsi vanno dichiarati inammissibili con le conseguenze di legge;
P. Q. M.
Dichiara inammissibili i ricorsi e condanna ciascun ricorrente al
pagamento della spese processuali e al versamento in favore della Cassa
delle Ammende della somma di euro 1.000,00.
Così deciso in ,Rotna 3/10/2014.
relazione all’art. 20 L. 395/90, per avere, in veste di agenti di polizia