Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 3870 del 07/10/2014


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Penale Sent. Sez. 5 Num. 3870 Anno 2015
Presidente: LOMBARDI ALFREDO MARIA
Relatore: DE BERARDINIS SILVANA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI
SALERNO
nei confronti di:
SPINIELLO RAFFAELE N. IL 19/07/1983
ROSCIGNO PATRIZIA N. IL 05/12/1985
avverso la sentenza n. 144/2012 GIUDICE DI PACE di NOCERA
INFERIORE, del 12/06/2013

~

visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/10/2014 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per j2 (
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Udito, per la parte civile, l’Avv
Uditi difensor Avv.

_

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Data Udienza: 07/10/2014

FATTO E DIRITTO

Con sentenza in data 12.6.13 il Giudice di Pace di Nocera Inferiore dichiarava non doversi
procedere a carico di SPINIELLO Raffaele e ROSCIGNO Patrizia per i reati ad essi
ascritti(art.110-81-582-594-612 CP,in danno di Mariniello Elvezio) rilevata l’estinzione
derivante da remissione della querela,tacitamente accettataAvverso tale sentenza proponeva ricorso per cassazione il PG presso la Corte di Appello di

Salerno,rilevando:
1-la violazione dell’art.152 CP in relazione all’art.606 co.I lett.B) CPP.
Evidenziava al riguardo che risultava violata la disposizione sulla competenza per
materia,essendo il delitto di lesioni aggravato,in quanto realizzato da più persone
riunite,secondo quanto contestato ,onde il ricorrente rilevava che il suddetto reato rientrava
nella competenza del Tribunale.
2-Infine rilevava che ,trattandosi di reato perseguibile d’ufficio,era priva di efficacia la
remissione della querelaPer tali motivi chiedeva l’annullamento dell’impugnata sentenza.

-Il ricorso risulta dotato di fondamento.
Invero l’ipotesi di reato enunciata secondo l’epigrafe risulta ascritta agli imputati>perché,in
concorso tra loro,con più atti di un medesimo disegno criminoso,offendevano il decoro ed il
prestigio di Mariniello Ernesto e lo minacciavano di ingiusto danno con le espressioni riportate
nel capo di imputazione,nonché lo aggredivano procurandogli lesioni guaribili in gg.5>
Deve ritenersi nella specie integrata l’ipotesi di lesioni aggravate dal numero delle
persone,secondo quanto previsto dall’art.3 co.59 I. n.94 del 15/7/ 2009.
Pertanto il reato de quo risulta perseguibile d’ufficio,e rientra nell’ambito di competenza del
Tribunale.
La sentenza risulta in tal senso viziata dalla dedotta violazione di legge,relativa al difetto di
competenza per materia del giudice procedente.
Deve ritenersi in tal senso erroneamente applicata la disposizione dell’art.152 CP.in riferimento
al delitto di lesioni personali,e per quanto innanzi specificato,in accoglimento del ricorso
proposto dal PM va pronunziato l’annullamento senza rinvio dell’impugnata sentenza in ordine
a tale imputazione,disponendo la trasmissione degli atti al Procuratore della Repubblica presso
il Tribunale di Nocera Inferiore per il corso ulteriore.

1

PQM

trasmettersi gli atti al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore per
ulteriore corso.

Roma,deciso in data 7 ottobre 2014.

Annulla senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente al reato di lesioni e dispone

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