Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 38131 del 02/07/2013


Clicca qui per richiedere la rimozione dei dati personali dalla sentenza

Penale Sent. Sez. 4 Num. 38131 Anno 2013
Presidente: UCCELLA FULVIO
Relatore: BLAIOTTA ROCCO MARCO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PATERNO IVANO N. IL 27/06/1959
avverso la sentenza n. 2531/2009 CORTE APPELLO di ROMA, del
22/04/2010
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/07/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ROCCO MARCO BLAIOTTA
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
C, 9
che ha concluso per j2r pi te a
7 / teur?2,,
G\

Udito, per la parte civile, l’Avv
Udit i difensor Avv.
van.,5
lir t< (i-te, 1"se L i( “ Data Udienza: 02/07/2013 ' 7 Paterno Ivano Motivi della decisione 1. Il Tribunale di Roma ha affermato la responsabilità dell'imputato in epigrafe in ordine al reato di omicidio colposo commesso con violazione delle norme sulla circolazione stradale e lo ha altresì condannato al risarcimento del riformata dalla Corte d'appello di Roma che ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche, ha ridotto la pena ed ha revocato le statuizione civili, esstdovi stata rinunzia alle costituzioni di parte civile. L'addebito ritenuto dai giudici di merito attiene alla guida di un'auto in modo imprudente ed in violazione dell'art. 154 del Codice della strada. L'imputato si è immesso sulla rampa di accesso al ponte Margherita in Roma, spostandosi repentinamente sull'estrema sinistra, così tagliando la strada alla moto condotta da Placidi Paolo che, a seguito dell'urto, riportava lesioni letali. 2. Ricorre per cassazione l'imputato lamentando che il giudice d'appello non ha preso in esame i motivi dell'impugnazione afferenti all'esistenza di colpa specifica ed in particolare alla prevedibilità ed evitabilità dell'evento per effetto di una condotta diligente. La Corte d'appello dà per scontato che vi sia colpa, sia pure solo concorrente dell'imputato, trascurando che in una norma elastica come quella dell'art. 154 del codice della strada occorre un apprezzamento concreto in ordine al profilo soggettivo del reato. 3. Rileva preliminarmente l'intervenuta prescrizione del reato. Infatti l'illecito risale al 9 febbraio 2003, sicché è ampiamente decorso il termine prescrizionale massimo di sette anni e sei mesi. Nef, alla luce di quanto diffusamente esposto nelle pronunzie di merito, vi sono le condizioni per emettere pronunzia liberatoria nel merito ai sensi dell'art. 129 cod. proc pen. La sentenza deve essere conseguentemente annullata senza rinvio. PQM danno nei confronti della parte civile. La pronunzia è stata parzialmente annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il reato è estinto per prescrizione. Roma 2 luglio 2013 IL PRESIDENTE IL CONSIGLIERE ESTENSORE (Rocco Marco B IOTTA) ..--.'" CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE IV Sezione Penale •

Sostieni LaLeggepertutti.it

La pandemia ha colpito duramente anche il settore giornalistico. La pubblicità, di cui si nutre l’informazione online, è in forte calo, con perdite di oltre il 70%. Ma, a differenza degli altri comparti, i giornali online non ricevuto alcun sostegno da parte dello Stato. Per salvare l'informazione libera e gratuita, ti chiediamo un sostegno, una piccola donazione che ci consenta di mantenere in vita il nostro giornale. Questo ci permetterà di esistere anche dopo la pandemia, per offrirti un servizio sempre aggiornato e professionale. Diventa sostenitore clicca qui

LEGGI ANCHE



NEWSLETTER

Iscriviti per rimanere sempre informato e aggiornato.

CERCA CODICI ANNOTATI

CERCA SENTENZA