Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 37980 del 15/07/2013


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Penale Sent. Sez. 1 Num. 37980 Anno 2013
Presidente: CHIEFFI SEVERO
Relatore: CAVALLO ALDO

Data Udienza: 15/07/2013

SENTENZA

sul conflitto di competenza sollevato da:
GIP TRIB. RAGUSA nei confronti di:
GIP TRIB. MODICA
con l’ordinanza n. 1003/2013 GIP TRIBUNALE di RAGUSA, del
16/03/2013
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALDO CAVALLO;
let;te/sentite le conclusioni del PG Dott. R’eCrx, <, Ceuljbat44,42_ ettAk:3° dxe ckek, r.1/1,~ Uditi difensor Avv.; 90„ Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 25 febbraio 2013 il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Modica applicava la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di Essoufi Mohsen, indagato per i delitti previsti dall'art. 81 cod. pen. e D.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309, art. 73 (trasporto, detenzione illecita e cessione continuata di quantitativi di sostanza stupefacente del tipo eroina a Boscarino Giovanni); contestualmente dichiarava la propria incompetenza per territorio, Tribunale di Ragusa per la seguente considerazione: il luogo di inizio della consumazione agli effetti dell'art. 8 cod. proc. pen., comma 3, si individuava in Vittoria, poiché, secondo quanto dichiarato dal Boscarino, in tale città risulta risiedere l'indagato Essoufi Mohsen detto Massimo, il quale, prelevato lo stupefacente, lo trasportava poi a Pozzallo, località dove risiedeva il Boscarino, assuntore dello stupefacente, che di volta in volta procedeva all'acquistato dello stupefacente dall'indagato. Ricevuti gli atti, il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa ha proposto conflitto negativo di competenza a norma dell'art. 28 cod. proc. pen. per i seguenti motivi: che in Vittoria risieda l'indagato è circostanza affermata dal solo Boscarino, e comunque non è possibile determinare con certezza né il luogo in cui l'indagato si rifornisce dello stupefacente o lo produce, né la parte del territorio italiano percorsa dallo stesso trasportando droga ma solo il luogo di destinazione, Pozzallo, ove lo stupefacente veniva consegnato a Boscarino, sicché, non essendo noto il luogo da cui veniva prelevato lo stupefacente caricato sull'auto di Essoufi Mohsen, il luogo di commissione dell'attività criminosa doveva individuarsi nel luogo ove si perfezionava la cessione. Considerato in diritto Il conflitto deve essere regolato con la dichiarazione della competenza territoriale del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Modica. Premesso che il conflitto è ammissibile in rito, in quanto due giudici contemporaneamente ricusano la cognizione del medesimo fatto loro deferito, dando così luogo a quella situazione di stallo processuale, prevista dall'art. 28 cod. proc. pen. e la cui risoluzione è demandata a questa Corte dalla norme successive, deve rilevarsi che - in relazione alla contestazione del delitto ex art. (‘b, ritenendo sussistere la competenza del Giudice delle indagini preliminari del 73, D.P.R. n. 309 del 1990, realizzato mediante le concorrenti condotte di detenzione, trasporto e cessione di di sostanze stupefacenti - la giurisprudenza di legittimità ha chiarito che, qualora nei confronti di un soggetto sia mossa la contestazione di acquisto, trasporto, importazione e detenzione di droga, le diverse condotte perdono la loro individualità e corrispondono a condotte plurime di un unico reato, in una sorta di progressione criminosa, quando si riferiscano alla medesima sostanza stupefacente e siano indirizzate ad un unico fine, senza un'apprezzabile soluzione di continuità, onde per la determinazione della prima delle condotte addebitate (Cass., Sez. 6", 30 giugno 1998, Contini; Cass., Sez. 4", 10 gennaio 1996, Tassi). Identico principio è stato affermato da questa Corte con riguardo all'omologa figura di reato prevista dal previgente art. 71, legge 22 dicembre 1975, n. 685 (Cass., Sez. 1", 30 maggio 1984, Notaro). Dalle precedenti considerazioni si evince che, dovendo seguirsi il criterio relativo alla condotta posta in essere per prima rispetto alle altre integranti il delitto di cui all'art. 73, D.P.R. n. 309 del 1990, nel caso in esame, ai fini della determinazione della competenza per territorio, occorre fare capo alla condotta di detenzione. Ciò non di meno, occorre però considerare che la circostanza che Essoufi Mohsen risiedesse a Vittoria, secondo quanto dichiarato dal Boscarino ed avvalorato dalla circostanza che il predetto è stato arrestato proprio in detta città, non comprova ancora che l'indagato detenesse la sostanza stupefacente ceduta al Boscarino nel luogo di sua residenza, sicché, non essendo in discussione che la consegna dello stupefacente avvenisse in Pozzallo, in tale luogo deve ritenersi consumata con certezza la condotta contestata, trattandosi del primo luogo certo di detenzione dello stupefacente nonché del luogo di consumazione della condotta di cessione dello stupefacente. P.Q.M. dichiara la competenza del Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Modica, cui dispone trasmettersi gli atti. Così deciso in Roma, il 15 luglio 2013. competenza per territorio occorre fare riferimento al luogo di compimento della

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