Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 37627 del 19/12/2014
Penale Sent. Sez. 3 Num. 37627 Anno 2015
Presidente: TERESI ALFREDO
Relatore: ACETO ALDO
SENTENZA
sui ricorsi proposti da
1. Funnarola Pietro, nato a Ceglie Messapica il 28/06/1985;
2. Calianno Pietro, nato a Villa Castelli il 20/11/1957;
avverso l’ordinanza del 18/11/2013 (dep. il 25/11/2013) della Corte di appello di
Lecce, Sez. distacca di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Aldo Aceto;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale
Giuseppe Corasaniti, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1.1 sigg.ri Pietro Fumarola e Pietro Calianno ricorrono per l’annullamento
dell’ordinanza del 18/11/2013 (dei°. il 25/11/2013) con la quale la Corte di
appello di Lecce, Sezione distaccata di Taranto, ha dichiarato inammissibile,
perché tardiva e fondata su questioni di fatto, l’impugnazione da loro proposta
avverso la sentenza del 05/07/2013 del Giudice per l’udienza preliminare del
Data Udienza: 19/12/2014
Tribunale di Taranto che, all’esito di giudizio abbreviato, li ha condannati alla
pena di € 2.000,00 di ammenda ciascuno per i reati di cui agli artt. 30, lett. e),
30, lett. f), e 30, lett. h), legge 157/92, commessi in Martina Franca il
05/01/2010.
1.1. Con il primo motivo eccepiscono la tempestività dell’appello proposto
nel termine di cui all’art. 585, comma 1, lett. c), cod. proc. pen..
1.2.Con il secondo eccepiscono che l’impugnazione era fondata su questioni
CONSIDERATO IN DIRITTO
2. Il ricorso è inammissibile.
E’ vero che, come si afferma nell’ordinanza impugnata, le sentenze di
condanna alla sola pena pecuniaria sono inappellabili (art. 593, comma 3, cod.
proc. pen.), tuttavia, in ossequio a quanto dispone l’art. 568, u.c., cod. proc.
pen., la Corte di appello avrebbe dovuto puramente e semplicemente
trasmettere a questa Suprema Corte l’impugnazione proposta, senza nemmeno
verificarne la tempestività e vagliarne il contenuto (trattandosi di oneri
incombenti sul giudice dell’impugnazione competente a decidere).
E’ noto, infatti come, a seguito degli arresti di Sez. U, n. 45371 del 31
ottobre 2001, Bonaventura, e di Sez. U, n. 45372 del 31/10/2001, De Palma,
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