Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 35741 del 25/06/2014


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Penale Sent. Sez. 7 Num. 35741 Anno 2014
Presidente: DI VIRGINIO ADOLFO
Relatore: PAOLONI GIACOMO

ha pronunciato la seguente

SerreN ZA
ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI
BRESCIA
nei confronti di:
GINAMI FABIO N. IL 09/06/1963

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avverso la sentenza n. 14850/2012 GIUDICE UDIENZA
PRELIMINARE di BERGAMO, del 18/07/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO PAOLONI;

Data Udienza: 25/06/2014

R. G. 47057/2013

Con sentenza in data 18.7.2013, resa all’esito di giudizio abbreviato, il G.U.P. del
Tribunale di Bergamo ha dichiarato Fabio Ginami colpevole dei reati di tentata rapina
impropria, di ricettazione e di possesso ingiustificato di grimaldelli e lo ha condannato,
unificati i reati sotto il vincolo della continuazione e tenuto conto della contestata
recidiva qualificata, alla pena di due anni, nove mesi e dieci giorni di reclusione ed euro
666,00 di multa.
Avverso tale sentenza ha proposto tempestivo ricorso per cassazione il
Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Brescia,
denunciando violazione di legge in riferimento all’erroneo computo dosimetrico
dell’applicata continuazione tra i reati e della riconosciuta recidiva qualificata.
Dalle comunicazioni versate in atti risulta, tuttavia, che poco dopo la pronuncia
della sentenza impugnata dal P.G. il Ginami è deceduto in Cisano Bergamasco il
23.7.2013 (come da certificato di morte del Comune di Cisano Bergamasco acquisito dai
Carabinieri della locale stazione).
Tale evento estintivo determina l’esaurirsi del rapporto processuale instaurato nei
confronti del Ginami anteriormente alla definitività del giudizio a suo carico. Ne
consegue l’annullamento senza rinvio, per tale causa, della impugnata sentenza.
P. Q. M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché i reati sono estinti per morte
dell’imputato.
Roma, 25 giugno 2014

Motivi della decisione

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