Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 35228 del 12/04/2013


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Penale Sent. Sez. 6 Num. 35228 Anno 2013
Presidente: DI VIRGINIO ADOLFO
Relatore: ROTUNDO VINCENZO

immediato avanzata dal P.M. nei confronti di VESELI ROBERT, agli arresti domiciliari per il
reato di cui all’art. 322, comma 2, c.p. ed altro, ritenendo non evidente la prova a suo carico.
Con decreto in data 18-7-12 il medesimo Giudice ha nuovamente rigettato la richiesta di
giudizio, reiterata dal P.M.
2 . . Avverso tali decreti ha proposto ricorso per cassazione il Procuratore della
Repubblica presso il Tribunale di Nola, chiedendone l’annullamento per inosservanza delle
norme processuali e per abnormità.
3 .-. Il ricorso è infondato.
E’ pur vero che nel caso in esame il Giudicante ha disatteso l’orientamento di questa
Corte in base al quale la Legge n. 32 del 2008 ha introdotto una nuova figura di giudizio
immediato, autonoma da quella originaria, avente caratteristiche proprie e che riguarda i reati
per i quali la persona sottoposta alle indagini si trovi in stato di custodia cautelare; ipotesi nella
quale non trova applicazione il presupposto della evidenza probatoria.
Tuttavia i provvedimenti in esame [con i quali il G.i.p. ha rigettato la richiesta di giudizio
immediato avanzata dal P.M. nei confronti di persona in stato di custodia cautelare ai sensi
dell’art. 453, comma primo-bis e comma primo-ter, cod. proc. pen., non per l’assenza dei
presupposti previsti dalla legge, ma per la carenza del requisito dell’evidenza della prova,
richiesto invece nella diversa ipotesi di giudizio immediato di cui all’art. 453, comma primo,
cod. proc. pen.] non possono essere definiti abnormi (contra: Sez. 6, Sentenza n. 7912 del
20/01/2011, Rv. 249476, Guarcello e altri), in quanto non determinano stasi processuale, ben
potendo il P.M. procedere altrimenti ((Sez. li, Sentenza n. 25957 del 26/03/2009, Rv. 243590,
Toni).

Per questi motivi

Rigetta il ricorso.
Roma, 12-4-2013.

Data Udienza: 12/04/2013

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