Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 35026 del 11/06/2014


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 35026 Anno 2014
Presidente: DI VIRGINIO ADOLFO
Relatore: PAOLONI GIACOMO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
DI MAURO VINCENZO N. IL 05/01/1992
avverso la sentenza n. 271/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del
12/06/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIACOMO PAOLONI;

Data Udienza: 11/06/2014

R. G. 50986 / 2013

La Corte di Appello di Catania ha confermato la condanna alla pena di quattro mesi
di reclusione inflitta a Vincenzo Di Mauro con sentenza del locale Tribunale per il reato di
favoreggiamento personale (in relazione all’ausilio fornito al responsabile di un reato di
evasione dagli arresti domiciliari).
Contro la sentenza di appello ricorre per cassazione l’imputato di persona,
deducendo violazione degli artt. 62 bis e 133 c.p. e difetto di motivazione, non avendolo i
giudici del gravame irragionevolmente considerato meritevole delle circostanze
attenuanti generiche.
Il ricorso è affetto da inammissibilità per indeducibilità e manifesta infondatezza
delle doglianze.
Le stesse investono, infatti, un profilo della regiudicanda quale quello del
trattamento sanzionatorio, che è rimesso all’esclusivo apprezzamento del giudice di
merito ed è sottratto a scrutinio di legittimità, purché tale apprezzamento sia sorretto da
una sufficiente e non illogica motivazione. Nel caso di specie la Corte etnea ha giustificato
con corretti e lineari argomenti giuridici le ragioni ritenute ostative alla concessione delle
invocate attenuanti innominate.
All’inammissibilità dell’impugnazione segue per legge la condanna del ricorrente al
pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende,
che stimasi equo determinare in misura di euro 1.000,00 (mille).
P. Q. M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro mille in favore della cassa delle ammende.
Roma, il giugno 2014

Motivi della decisione

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