Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 34932 del 11/06/2014
Penale Ord. Sez. 7 Num. 34932 Anno 2014
Presidente: DI VIRGINIO ADOLFO
Relatore: VILLONI ORLANDO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
FATNASSI KARIM N. IL 27/12/1990
avverso la sentenza n. 1176/2013 TRIBUNALE di MODENA, del
24/06/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ORLANDO VILLONI;
Data Udienza: 11/06/2014
Motivi della decisione
Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Modena, in composizione monocratica, su richiesta dell’imputato concordata con il PM, ha applicato a Fatnassi Karim ai sensi dell’art. 444
cod. proc. pen. la pena di sei mesi di reclusione per i reati di resistenza a pubblico ufficiale
(art. 337 cod. pen.) e lesioni personali aggravate (artt. 582, 585, 576 comma 1 n. 1 e 5 bis
cod. pen.).
Tanto premesso, si osserva che il ricorso è inammissibile per manifesta infondatezza, atteso
che il giudice, nell’applicare la pena concordata, si è conformato alle indicazioni di questa Corte
regolatrice e adeguandosi a quanto contenuto nell’accordo tra le parti ed esplicitando l’effettuazione dei controlli a lui demandati, ha soddisfatto in maniera adeguata il suo obbligo di motivazione, in relazione alla speciale natura dell’accertamento in sede di applicazione della pena
su richiesta delle parti (Cass. Sez. U del 27/03/1992, Di Benedetto; Sez. U del 27/09/1995,
Serafino; Sez. U del 25/11/1998, Messina).
All’inammissibilità dell’impugnazione segue, come per legge, la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento di una somma in favore della cassa delle
ammende, che stimasi equo quantificare in euro 1.500,00 (millecinquecento).
P. Q. M.
dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali
e della somma di Euro 1.500,00 (millecinquecento) in favore della cassa delle ammende.
Roma, 11 giugno 14
Contro la sentenza ha proposto ricorso per cassazione l’imputato, deducendo carenza di motivazione in ordine alla mancata emissione di sentenza di proscioglimento ai sensi dell’art. 129
cod. proc. pen.