Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 3418 del 08/10/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 3418 Anno 2014
Presidente: CARMENINI SECONDO LIBERO
Relatore: FIANDANESE FRANCO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
LEGLITI BADR N. IL 24/10/1983
avverso la sentenza n. 2513/2012 CORTE APPELLO di BRESCIA, del
10/12/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FRANCO
FIANDANESE;

Data Udienza: 08/10/2013

RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
La Corte di Appello di Brescia, con sentenza in data 10 dicembre 2012, confermava la
condanna pronunciata dal G.U.P. del Tribunale di Bergamo, in data 26 luglio 2012, nei
confronti di Legliti Badr, alla pena di mesi otto di reclusione ed euro 400 di multa, perché
ritenuto colpevole dei delitti di tentata rapina aggravata e lesioni personali.
Propone ricorso per cassazione il difensore dell’imputato, denunciando che il giudice del
gravame “non ha esposto sufficientemente gli elementi di fatto e di diritto sui cui la decisione

Il ricorso è inammissibile in quanto difetta del requisito della indicazione specifica della
ragioni in fatto o in diritto per cui la sentenza impugnata sarebbe censurabile (art. 581,
comma 1, lett. c), c.p.p.). Infatti, il ricorrente non precisa quali siano gli elementi di
valutazione essenziali ai fini dell’accertamento della responsabilità che il giudice di merito
avrebbe trascurato, e, pertanto, non consente in alcun modo l’esercizio del controllo di
legittimità.
Alla inammissibilità del ricorso consegue la condanna del ricorrente al pagamento delle
spese processuali, nonché, ai sensi dell’art. 616, valutata la colpa, quale emerge evidente dal
contesto dei motivi dell’impugnazione, al pagamento della somma, che si ritiene equa, di euro
1.000,00 a favore della cassa delle ammende.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese
processuali e della somma di euro 1.000,00 alla cassa delle ammende.
Così deliberato in Roma, in camera di consiglio, 1’8 ottobre 2013.

è fondata”.

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