Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 33337 del 22/05/2014


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 33337 Anno 2014
Presidente: MARASCA GENNARO
Relatore: SAVANI PIERO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
PORRO GIUSEPPE N. IL 26/08/1965
avverso la sentenza n. 3738/2007 CORTE APPELLO di ROMA, del
02/10/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERO SAVANI;

Data Udienza: 22/05/2014

IN FATTO E DIRITTO
Con la sentenza in epigrafe la Corte d’appello di Roma ha confermato la sentenza emessa in data
31 maggio 2006 dal Tribunale di Tivoli, appellata da PORRO Giuseppe, dichiarato responsabile
del delitto di tentato furto pluriaggravato in concorso, commesso il 19 marzo 2006.
Propone ricorso per cassazione l’imputato deducendo vizio di motivazione sulla responsabilità
fondata sulle dichiarazioni di un teste non riscontrato.
Osserva il Collegio che il ricorso è inammissibile in quanto manifestamente infondato poiché la
Corte di merito ha chiaramente evidenziato come la ricostruzione del fatto in sede dibattimentale
sulla scorta delle dichiarazioni di un teste oculare avesse dimostrato che lui e il complice si erano
portati all’interno dell’area cortilizia dell’ASL in ora serale senza poi plausibilmente dimostrare
per quale motivo si aggirassero in quel luogo e a quell’ora.
All’inammissibilità del ricorso consegue, ai sensi dell’art. 616 C.P.P., la condanna del ricorrente
al pagamento delle spese del procedimento e — per i profili di colpa correlati all’irritualità
dell’impugnazione — di una somma in favore della Cassa delle ammende nella misura che, in ragione delle questioni dedotte, si stima equo determinare in E. 1.000,00#.
P.Q.M.
La Corte dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali ed al versamento della somma di €. 1.000,00# alla Cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 22 maggio 2014.

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