Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 3310 del 23/11/2012
Penale Ord. Sez. 4 Num. 3310 Anno 2013
Presidente: MARZANO FRANCESCO
Relatore: GRASSO GIUSEPPE
sul ricorso proposto da:
•12/t/b niflotA
Asfoitroim
1
6/34h1*(,,k2
1) MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE N_< avverso la sentenza n. 27750/2010 CORTE DI CASSAZIONE di
ROMA, del 26/10/2011
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE GRASSO;
lettelsentite le conclusioni del PG Dott.
11A
AMAAA
vAA 1,14 41.4 £014/1.1z Uditi difeior Avv.; I h Data Udienza: 23/11/2012 d"Ceiti -143 9^, FATTO E DIRITTO 1. Con sentenza di questa Corte del 26/10/2011, n. 1458 venne rigettato il
ricorso di Giambalvo Vincenzo che, nei confronti del Ministero dell'Economia e
delle Finanze, coltivava la pretesa di vedersi riconosciuto il diritto all'indennizzo
per ingiusta detenzione. 2. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentato per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, con istanza depositata il 25/7/2012, ha
chiesto «la correzione dell'errore materiale della decisione inserendo nel corpo
della stessa l'avvenuta rituale costituzione in giudizio dell'Amministrazione a
mezzo dell'Avvocatura Generale dello Stato con ogni consequenziale
statuizione». 3. Sussiste l'omissione materiale denunziata e, pertanto, deve essere disposta
Integrazione della sentenza nel termini di cui in dispositivo. Dispone correggersi la motivazione della sentenza nel senso che, a pagina due,
dopo le parole «ai fini che in questa sede interessano» devono intendersi e
leggersi anche le parole: <