Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 32792 del 02/07/2013


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Penale Sent. Sez. 5 Num. 32792 Anno 2013
Presidente: MARASCA GENNARO
Relatore: LAPALORCIA GRAZIA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
GUARNIERI PIETRO N. IL 19/06/1965
avverso la sentenza n. 44/2011 GIUDICE DI PACE di MONSELICE,
del 07/06/2012
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/07/2013 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA
Udito il Procuratore Generale in pFrsona. del Dott. V, i9
che ha concluso per
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ow_Y- ’11-e,01,21.40 ‘

Ah pio v0

Udito, p_rer.-/a parte civile, l’Avv
Uditi difensor Avv,

L. VUL C A (.1 O;

Data Udienza: 02/07/2013

RITENUTO IN FATTO

L’avv. Lorenza Denaro, difensore di Pietro GUARNIERI, ricorre avverso la sentenza del Giudice
di pace di Monselice in data 10-6-2011 con la quale il predetto è stato ritenuto responsabile del
reato di minaccia in danno di un agente della polizia municipale di Montegrotto con condanna,
ritenuta l’aggravante di cui all’art. 61 n.10 cod. pen., alla pena di C 90 di multa (pena base C
60 di multa).
all’art. 61 n. 10 cod. pen., l’entità della pena (superiore al massimo edittale ed elevata di oltre
un terzo per l’aggravante) e quella del risarcimento del danno.
CONSIDERATO IN DIRITTO

Il proposto gravame non è qualificabile come ricorso immediato per cassazione ex art. 569
cod. proc. pen., includendo anche censure di cui all’art. 606, lett. e), stesso codice.
Poiché il provvedimento impugnato è appellabile in quanto contiene anche statuizioni civili, tra
l’altro specificamente impugnate dal ricorrente, il ricorso va convertito in appello ex art. 569,
comma 3, cod. proc. pen., con trasmissione degli atti per il giudizio di appello al giudice
competente in secondo gradp.
P. Q. M.

Converte, ex art. 569, comma 3, cod. proc. pen., il ricorso in appello e dispone trasmettersi gli
atti al Tribunale di Padova per il relativo giudizio.
Così deciso in Roma 2-7-2013
Il consigliere est.

Il P

ente

Il ricorso investe l’affermazione di responsabilità, il riconoscimento dell’aggravante di cui

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