Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 32516 del 07/05/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 32516 Anno 2013
Presidente: CARMENINI SECONDO LIBERO
Relatore: PRESTIPINO ANTONIO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
TRAVAGIN GIANCARLO N. IL 05/02/1966
avverso la sentenza n. 2506/2011 CORTE APPELLO di GENOVA, del
04/04/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO
PRESTIPINO;

Data Udienza: 07/05/2013

In fatto e in diritto
Letto il ricorso proposto nell’interesse di Travagin Giancarlo avverso la sentenza della Corte di
Appello di Genova del 4.4.2012, che in riforma della sentenza di condanna pronunciata nei
confronti del ricorrente dal locale tribunale il 30.11.2010 per i reati di ricettazione di due carnet di
assegni bancari e truffa, dichiarò prescritto quest’ultimo reato e rideterminò la pena,
confermando nel resto;
ritenuto, quanto al motivo sulla prescrizione del reato di ricettazione, che le deduzioni difensive
muovono dalla soltanto assertiva premessa dell’erronea contestazione della recidiva qualificata (in
quanto idonea a prolungare i termini prescrizionali), che “non emergerebbe dagli atti”;
ritenuto che le censure di legittimità articolate in relazione alla conferma del giudizio di
responsabilità del ricorrente per lo stesso reato, sono del tutto generiche, nulla in concreto
rilevandosi in ricorso sulla giustificazione del possesso, da parte del Travagin di due carnet di
assegni bancari, cioè di titoli che possono essere detenuti solo sulla base di precise regole di
legittimazione;
ritenuto pertanto che il ricorso va dichiarato inammissibile per genericità e manifesta infondatezza,
con la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 1000,00
alla Cassa delle Ammende, commisurata all’effettivo grado di colpa dello stesso ricorrente nella
determinazione della causa di inammissibilità.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna il ricorrente al pagamento delle spese processuali e
della somma di euro 1000,00 alla Cassa delle Ammende.
Così deciso in Roma, nella camera di consiglio, il 7.5.2013.

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