Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 32479 del 19/06/2013


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Penale Sent. Sez. 1 Num. 32479 Anno 2013
Presidente: SIOTTO MARIA CRISTINA
Relatore: LA POSTA LUCIA

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
AMATA ANTONIO N. IL 23/01/1940
avverso l’ordinanza n. 828/2012 TRIB. SORVEGLIANZA di
CALTANISSETTA, del 09/11/2012
sentita;wrilaziom fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;
lette/se e le conclusioni del PG Dott. 5 .
AcatA-Q–.LQ-0J ‘t0 f,’3,12-4b

e..t

rozetro)

Data Udienza: 19/06/2013

RITENUTO IN FATTO

IL Con ordinanza in data 9.11.2012 il Tribunale di sorveglianza di
Caltanissetta rigettava l’istanza di affidamento in prova al servizio sociale
avanzata da Antonio Amata accogliendo, invece, la richiesta di applicazione della
misura alternativa della detenzione domiciliare.
Premetteva che il predetto è detenuto in espiazione della pena di anni uno e
mesi quattro di reclusione per il reato di cui all’art. 644 cod. pen., titolo per il

che non poteva applicarsi la misura alternativa più ampia tenuto conto della
gravità del reato commesso in epoca recente, dei precedenti penali e della
pendenza di un procedimento.

2. Avverso detta ordinanza proponeva ricorso per cassazione il condannato,
a mezzo del difensore di fiducia, denunciando la violazione di legge ed il vizio di
motivazione dell’ordinanza impugnata.
Contesta, in primo luogo, la valutazione del tribunale in ordine alla gravità
del reato non ostativo ai benefici penitenziari, nonché, all’epoca del fatto;
lamenta, inoltre, il giudizio avuto riguardo al rilievo del carico pendente in
violazione della presunzione di innocenza.
Deduce, altresì, che il tribunale non ha tenuto conto: della valutazione del
giudice che ha emesso la condanna laddove ha ritenuto <

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