Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 32195 del 09/04/2013


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Penale Ord. Sez. 7 Num. 32195 Anno 2013
Presidente: CARMENINI SECONDO LIBERO
Relatore: RAGO GEPPINO

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:
MALINCONICO ANTONIO N. IL 08/07/1950
avverso la sentenza n. 1052/2008 CORTE APPELLO di TRIESTE, del
16/04/2012
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GEPPINO RAGO;

Data Udienza: 09/04/2013

1. Con sentenza in data 16/04/2012, la Corte di Appello di
Trieste confermava la sentenza pronunciata in data 21/01/2008 con
la quale il Tribunale della medesima città aveva ritenuto
MALINCONICO Antonio responsabile del delitto di cui all’art. 646

2. Avverso la suddetta sentenza, l’imputato, in proprio, ha
proposto ricorso per cassazione sostenendo che: a) la Corte
territoriale si sarebbe limitata a recepire la sentenza di primo grado;
2) non erano state concesse le attenuanti generiche sulla base di
motivi «natura virtuale o extra processuale, che come tali non hanno
titolo per entrare a far parte del processo penale»

3. Il ricorso — nei termini in cui la censura è stata dedotta – è
manifestamente infondato essendo generico ed aspecifico rispetto
alla motivazione addotta dalla Corte territoriale non illustrando il
ricorrente le ragioni delle proprie doglianze e non consentendone,
quindi, lo scrutinio.
Infatti, contrariamente a quanto sostenuto dal ricorrente, la
Corte territoriale ha ampiamente spiegato le ragioni della
colpevolezza dell’imputato ed i motivi per cui non potevano essergli
concesse le attenuanti generiche.
Alla declaratoria di inammissibilità consegue, per il disposto
dell’art. 616 c.p.p., la condanna del ricorrente al pagamento delle
spese processuali, nonché al versamento in favore della Cassa delle
Ammende di una somma che, ritenuti e valutati i profili di colpa
emergenti dal ricorso, si determina equitativamente in € 1.000,00.

P.Q.M.
DICHIARA

1

cod. pen.

Inammissibile il ricorso e
CONDANNA
Il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di
€ 1.000,00 in favore della Cassa delle Ammende

Roma 09/04/2013

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