Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 30226 del 03/06/2014


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Penale Sent. Sez. 2 Num. 30226 Anno 2014
Presidente: CARMENINI SECONDO LIBERO
Relatore: IANNELLI ENZO

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
BENDARAGE ASITH KUMARA N. IL 31/08/1973
FERNANDO WARNAKULASURIJA MAHALEKAMGE PRASATH
CHAMINDA N. IL 05/09/1972
avverso la sentenza n. 2135/2013 CORTE APPELLO di CATANIA, del
12/11/2013
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/06/2014 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ENZO IANNELLI
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per

Udito, per la parte civile, l’Avv
Udit i difensor Avv.

Data Udienza: 03/06/2014

BendarageAsith Kumara e Fernando Warnakulasurija Mahalekamge Prasath Chaminda, già
condannati con doppia conforme – sentenze in data 14.12.2012 del tribunale di Siracusa e in data
122.11/23.12.2013 della corte di appello di Catania — alla pena di anni tre,mesi sei di reclusione
ed euro 750,00 di multa per due delitti, in continuazione, di rapina aggravata e di lesioni personali
aggravate ex artt. 81 cpv. 110, 582. 585, 628 comma 1 e 3 n. 1 c.p, ricorrono, con due distinti atti,
avverso la seconda decisione , denunciando, il primo, l’ illegittima lettura in dibattimento di primo
grado della deposizione del teste, Maseuge Mahesh Jalitha, di cui non era stata accertata l’
impossibilità di comparire, nonchè l’ omessa motivazione in ordine alla attendibilità delle
dichiarazioni della persona offesa, il secondo, la” mancanza, contraddittorietà e manifesta illogicità
della motivazione
-2 Era accaduto che i due imputati a distanza di poco più di un mese, per ben due volte,armati di
coltello, intimavano a Yasuriya Kranage Prera John di consegnare il denaro in suo possesso,
impossessandosi la prima volta di euro 850,00, la seconda di due telefonini cellulari e di una
macchina per la misurazione della pressione del sangue e, per tale scopo, cagionavano nella seconda
occasione lesioni personali sia alla persona offesa, sia a tale Fernando Maseuge Mahesh Jalitha,
colpendoli ripetutamente con spranghe di ferro e bastoni..
-2- Inammissibili entrambi i ricorsi.
IL secondo per essere del tutto generico, senza un benchè minimo riferimento al concreto
processuale ed alle ragioni concrete poste a base della asserita carenza di motivazione, ad
eccezione del rilievo, comune al ricorso del primo ricorrente, della ” mancanza di attendibilità delle
dichiarazioni acquisite dalla seconda presunta persona offesa che non è mai stata escussa in
dibattimento ed altresì irritualmente dichiarata irreperibile “.
Bendarage Asith Kumara, con il ricorso del difensore, sviluppa sul piano del diritto quest’ ultimo
rilievo,richiamando precedenti giurisprudenziali, anche a carattere comunitario nel senso che ai fini
dell’utilizzabilità, mediante lettura, delle dichiarazioni rese in sede pre – dibattimentale dal
testimone divenuto irreperibile non è sufficiente l’infruttuoso espletamento delle ricerche previste
dall’art. 159 cod. proc. pen., ma è altresì necessario che il giudice compia tutti gli accertamenti
congrui alla peculiare situazione personale dello stesso, quale risultante dagli atti, dalle deduzioni
specifiche eventualmente effettuate dalle parti, nonché dall’esito dell’istruttoria svolta nel corso del
giudizio ovvero dia conto, con motivazione non apparente e non manifestamente illogica o
contraddittoria, dell’apprezzamento compiuto sulla ragionevole impossibilità di svolgere di
svolgere ulteriori ed efficaci ricerche del dichiarante ( in tal senso,tra le altre, Sez. 6,
24.5/15.6.2011,Methnani, Rv. 250109).
, per il fatto che
Ma un tale impegno difensivo sul punto è del tutto in,conferente,
la deposizione del teste Mahesh, come rilevano i giudici di primo grado a pg.8 della sentenza, è
stata raccolta nel corso della udienza del 22.11.2011 in /sede di inciente probatorio, sicirchè la sua
deposizione è pienamente legittima. Peraltro anche il secondo motivo di ricorso di per sè è
destituito di fondamento, limitandosi, a fronte delle ragioni esplicitate dai giudici di merito in ordine
alla ritenuta attendibilità della persona offesa, Jayasuriya Kranage Prera John Anthony — assenza di
intenti vendicativi, genuinità e coerenza della deposizione-, di asserirne la inattendibilità senza
esplicitarne la ragione. Ed è principio giurisprudenziale condiviso quello secondo cui la
deposizione della persona offesa, specie non costituitasi parte civile, può essere assunta, anche da
sola, come prova della responsabilità dell’imputato, purché sia sottoposta a vaglio positivo circa la
sua attendibilità e senza la necessità di applicare le regole probatorie di cui all’art. 192, commi terzo
e quarto, cod. proc. pen., che richiedono la presenza di riscontri esterni.

Letti gli atti, la sentenza impugnata, i ricorsi;
Udita la relazione del cons. Enzo Jannelli;
Udite le conclusioni del S. Procuratore generale, Gabriele Mazzotta,per l’ inammissibilità dei
ricorsi;

La parte privata che ha proposto il ricorso deve essere condannata al pagamento delle spese del
procedimento, nonché, ravvisandosi profili di colpa nella determinazione della causa di
inammissibilità, al pagamento a favore della cassa delle ammende della somma di 2000,00 euro
euro, così equitativamente fissata in ragione dei motivi dedotti, in specie per l’asserita
inammissibilità della deposizione, in fase di indagini preliminari, di un teste perché irreperibile,
deposizione invece acquisita in sede di incidente probatorio e valorizzata per i suoi contenuti,
legittimamente ed efficacemente ai fini della dichiarazione di colpevolezza dei ricorrenti.

I
Dichiara inammissibild, i ricorsi e condanna i ricorrenti, ti= al pagamento delle spese
processuali tstérràmma di mille euro alla cassa delle ammende.
Così deciso in Roma il 3.6.2014

P.Q.M.

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