Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 29274 del 19/05/2016


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Penale Sent. Sez. 1 Num. 29274 Anno 2016
Presidente: SIOTTO MARIA CRISTINA
Relatore: NOVIK ADET TONI

SENTENZA

sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D’APPELLO DI
CATANZARO
nei confronti di:
DE LUCA EMILIO ANTONIO N. IL 16/06/1952
avverso la sentenza n. 3707/2014 GIP TRIBUNALE di COSENZA, del
27/05/2014
visti gli atti, la sentenza e il ricorso
udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2016 la relazione fatta dal
Consigliere Dott. ADET TONI NOVIK
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.
che ha concluso per
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Data Udienza: 19/05/2016

RILEVATO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza resa in data 27 maggio 2015, il Giudice dell’Udienza
Preliminare del Tribunale di Cosenza, dichiarava Emilio Antonio De Luca
responsabile dei reati di tentato omicidio in danno di Pasqualino Polimeni,
esclusa l’aggravante dei futili motivi (capo 1); porto ingiustificato di un coltello
(capo 3); maltrattamenti ai danni della compagna Olga Carnevale aggravati dai
motivi futili e dall’aver commesso il fatto in stato di abituale ubriachezza (capo
4). Tutti i reati erano stati commessi in San Benedetto Ullanno, i primi due il 24

2.

Avverso la predetta sentenza ha proposto ricorso per cassazione il

Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Catanzaro e ne
chiede l’annullamento.
Con un unico motivo il requirente censura la sentenza per mancanza,
contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione sui punti relativi al
riconoscimento della continuazione tra reati, alla concessione delle circostanze
attenuanti generiche ed alla determinazione della pena.

3. In via preliminare deve rivelarsi che all’odierna udienza la difesa del
ricorrente ha dichiarato che Emilio Antonio De Luca ha proposto appello avverso
la sentenza la sentenza di condanna emessa dal G.i.p. del tribunale di Cosenza
ed ha depositato il decreto di citazione a giudizio emesso dalla Corte di appello di
Catanzaro. Ne consegue che il ricorso per cassazione proposto dal Procuratore
generale presso la Corte d’appello di Catanzaro avverso la medesima sentenza
deve essere convertito in appello in applicazione dell’art. 580 cod. proc. pen.

P.Q.M.

Dispone la conversione in appello del ricorso del Procuratore generale e
ordina la trasmissione degli atti alla Corte di appello di Catanzaro.
Così deciso in Roma, il 19 maggio 2016

Il Consigliere estensore

Il Presidente

luglio 2014, il quarto dall’anno 2010 al luglio 2014.

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