Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 27899 del 28/04/2016
Penale Sent. Sez. 5 Num. 27899 Anno 2016
Presidente: VESSICHELLI MARIA
Relatore: CATENA ROSSELLA
SENTENZA
sul ricorso proposto da
Torti Aldo, nato a Roma il 19/06/1969,
avverso la sentenza della Corte di Appello di Roma emessa in data 11/03/2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere dott.ssa Rossella Catena;
udito il Pubblico ministero, in persona del dott. Mario Pinelli, che ha concluso per
l’inammissibilità del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Roma in riforma della
sentenza del Tribunale di Roma in composizione monocratica del 30/04/2010,
con cui il Torti Aldo era stato riconosciuto colpevole e condannato a pena di
giustizia in relazione ai delitti di cui: a) agli artt. 624, 625 n. 2 e 7, cod. pen. così qualificata l’originaria imputazione di cui all’art. 648 cod. pen. – b) all’art.
635 cod. pen.; in Roma il 12/01/2006.
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Data Udienza: 28/04/2016
2. Torti Aldo ricorre, a mezzo del difensore di fiducia Avv.to Arianna Agnese, in
data 20/04/2015 per violazione di legge, inosservanza di norme penali stabilite a
pena di nullità, vizio di motivazione ex art. 606, lett. b), c), e), cod. proc. pen.,
in ordine alla violazione del principio di corrispondenza tra l’imputazione ed il
fatto ritenuto in sentenza, anche alla luce della sentenza EDU nel caso
Drassichc/Italia, dovendosi ritenere più grave il delitto di furto pluriaggravato
rispetto a quello di ricettazione.
Il ricorrente risulta deceduto in data 14/12/2014 in Spoleto (PG), come da
certificato in atti.
Ne deriva, pertanto, l’estinzione del reato per morte del reo ed il conseguente
annullamento senza rinvio della sentenza impugnata.
P. Q. M.
Annulla senza rinvio la sentenza impugnata per essere il reato estinto per morte
del reo.
Così deciso in Roma, il 28/04/2016
Il Consigliere estensore
residente
CONSIDERATO IN DIRITTO