Sentenza Sentenza Cassazione Penale n. 2756 del 06/12/2013
Penale Ord. Sez. 7 Num. 2756 Anno 2014
Presidente: TERESI ALFREDO
Relatore: GENTILE MARIO
ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
DEIDDA ANNA RITA N. IL 06/08/1954
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avverso la sentenza n. 23/2013 TRIB.SEZ.DIST. di PONTEDERA, del
05/03/2013
dato avviso alle parti;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIO GENTILE;
Data Udienza: 06/12/2013
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO DIRITTO
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1.11 Tribunale di Pisa,‘’ con sentenìa emessa il 05/03/2013 Anna Rita Deidda
colpevole dei reati di cui agli artt. 46, comma 2; 64, 68; 227; 71, comma 1;
229, comma 1; 18, comma 1; 36, comma 2, d.lgs. 81/2008 (come contestati in
atti) e la condannava alla pena di C 8.000,00 di ammenda.
2. L’interessata proponeva ricorso per Cassazione, deducendo violazione di
precisione delle imputazioni contestate all’imputato.
3. Le censure sono generiche, meramente ripetitive di quanto già esposto in
sede di merito. Sono, altresì, infondate come congruamente motivato dal
Tribunale (vedi sentenza impugnata pag. 6). Le imputazioni sono state indicate
con chiarezza e precisione, sì da consentire all’imputata l’esercizio del diritto di
difesa nella sua interezza
4.Va dichiarato, pertanto, inammissibile il ricorso proposto da Anna Rita
Deidda con condanna della stessa al pagamento delle spese processuali e della
sanzione pecuniaria che si determina in C 1.000,00.
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso e condanna la ricorrente al pagamento delle
spese processuali e della somma di C 1.000,00 in favore della Cassa delle
Ammende.
Così deciso il 06 Dicembre 2013
Il Componente estensore
Il residente
legge, ex art. 606 lett. c) cod. proc. pen., in relazione ai requisiti di chiarezza e